ROMA, 16 settembre - La riforma costituzionale e sarà da domani all'esame dell'Aula del Senato, come ha deciso a maggioranza la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Proseguirà ancora fino a venerdì, poi la prossima settimana e il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per mercoledì mattina alle 9. Il Senato ha detto infatti sì alla decisione della Conferenza dei Capigruppo di far arrivare il ddl di riforma costituzionale direttamente in Aula da domani. L'Assemblea di palazzo Madama ha infatti respinto tutte le altre proposte di modifica del calendario.
Secondo il capogruppo di Fi Paolo Romani "è stata una forzatura inaccettabile quella di portare subito la riforma in Aula. Gli emendamenti presentati in commissione erano stati ritirati. Si sarebbe potuto procedere con l'esame in commissione". Anche la presidente del gruppo Misto Loredana De Petris: "Avevano già organizzato tutto. Si comincia domani e si continuerà ad esaminare il ddl riforme fino a venerdì, per poi proseguire la settimana prossima. E' stata tutta una procedura forzata contraria allo spirito costituzionale dell'articolo 138". "E' arrivato ieri il diktat di Palazzo Chigi di fare così e loro hanno obbedito". "La presidente della commissione Finocchiaro ha dichiarato ieri l'inammissibilità degli emendamenti per far trovare Grasso davanti al fatto compiuto", ha concluso la parlamentare di Sel.
"A questo punto, vista la situazione, non ci resta che rivolgerci al presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Lo ha detto il portavoce dei senatori del M5S, Gianluca Castaldi, commentando la decisione dell'Assemblea di palazzo Madama di confermare il calendario deciso dalla Conferenza dei Capigruppo che prevede l'approdo in Aula già da domani del testo di riforma costituzionale.
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