BUDAPEST, 11 settembre - Un italiano è stato fermato vicino Budapest, alla guida di un furgone con 33 siriani a bordo diretto in Germania. Lo riferisce la polizia sul suo sito. L'uomo, 52 anni, è stato intercettato nei pressi del lago di Balaton. L'ambasciata italiana sta facendo verifiche.
"Salite, vi portiamo al confine con l'Austria": è quello che hanno detto gli agenti della polizia ungherese a decine e decine di migranti ancora non identificati, tra i quali tante donne e bambini, stipati fino a ieri sera nella stazione di Szeged, non lontano dal confine con la Serbia, dove avevano trovato rifugio da pioggia e freddo. Quasi tutti erano arrivati dal campo di raccolta di Rozske, travolto dal fango dopo una una valanga d'acqua caduta dal cielo che ha flagellato tutta la regione.
I mezzi della polizia, compreso uno con targa olandese della missione Frontex, erano arrivati alla stazione presidiata da una ventina di volontari ungheresi e cechi. Dopo una specifica richiesta dell'ufficiale di polizia in comando, hanno convinto i profughi a salire su alcuni mezzi delle forze di sicurezza ed altri civili.
Dapprima, molti migranti hanno deciso di restare all'interno della stazione, non fidandosi della promessa degli agenti. Infine, sono saliti tutti a bordo dei bus e minivan, anche i più dubbiosi. La stazione ora è deserta. All'esterno è rimasta solo una famiglia di profughi, ospitata in una delle tende messe a disposizione dai volontari austriaci.
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