SEATTLE, 12 marzo - Il gruppo italiano di Pesaro Soviet Soviet (Alessandro Costantini, Andrea Giometti e Alessandro Ferri) è stato espulso dagli Stati Uniti per aver cercato di esibirsi al SXSW, il festival musicale South by Southwest. Il gruppo è stato arrestato e ha poi trascorso una notte in carcere per "immigrazione illegale" prima di essere inviato in Italia nei giorni scorsi. I Soviet Soviet affermano di essere stati in possesso dei documenti necessari per esibirsi in una manifestazione gratuita.
Il comportamento degli agenti sarebbe stato infatti motivato dall'assenza del visto di lavoro della band. I Soviet Soviet hanno tentato, invano, di spiegare agli agenti che avrebbero suonato gratuitamente nel tour e che per questo ritenevano di non aver bisogno del documento richiesto. Gli agenti si sono accorti che l’ingresso a due dei sette concerti in programma era a pagamento, «questo fatto bastava per obbligarci a presentarci con i visti da lavoratori invece che con gli Esta. Abbiamo accettato questa decisione anche se abbiamo provato in tutti i modi a spiegare che la situazione economica concordata era diversa ma non c’è stato modo di convincerli. Da quel momento siamo diventati tre immigrati clandestini e siamo stati trattati come criminali. [...] Ci scusiamo per il tour che abbiamo dovuto annullare e speriamo di tornare al più presto».
"Siamo atterrati a Seattle il pomeriggio dell'8 marzo. Ci siamo presentati ai controlli passaporti muniti dell'Esta, della lettera della nostre etichetta americana (con la quale il proprietario della label dichiarava che avremmo avuto una serie di concerti solo a scopo promozionale e non percependo pagamento) e l'invito scritto del SxSw di Austin", si legge nel comunicato dei Soviet Soviet su Facebook. ''Il primo ad essere controllato e ad aver superato i controlli, è stato Ale (batterista) che ha spiegato al poliziotto la motivazione del viaggio promozionale. Ale (chitarrista) e Andrea, con la stessa versione dei fatti, sono stati bloccati e portati all'ufficio controlli. Di conseguenza siamo stati tutti richiamati e sottoposti a tre interrogatori divisi in tre piccole stanze dell'ufficio''.
''Abbiamo fatto in modo che gli agenti parlassero direttamente anche con il proprietario dell'etichetta americana senza ottenere alcun successo. Dopo quasi 4 ore di domande ci hanno letto il verdetto. Avevano deciso di rimandarci in Italia e di negarci l'entrata negli Stati Uniti. Ci hanno dichiarato immigrati clandestini anche se la nostra intenzione non era quella di trovare lavoro sul suolo americano".
I Soviet Soviet sono un gruppo alternative rock, gothic rock di ispirazione new wave e post-punk italiano. Nascono tra Fano e Pesaro nel 2008 e sono formati da Alessandro Costantini alla chitarra, Alessandro Ferri alla batteria ed Andrea Giometti al basso e voce. Già nel 2009 autoproducono i loro primi due EP dai titoli No Title e Soviet Soviet. I due CD ottengono un buon successo di critica, tanto che il gruppo viene recensito anche sul sito inglese Pitchfork Media[1].
Nel 2010 pubblicano per l'etichetta franco-inglese Mannequin uno split con i Frank (just Frank), di cui parlerà anche Simon Reynolds nel suo libro Retromania. Musica, cultura pop e la nostra ossessione per il passato, pubblicato in italia da Isbn Edizioni.
Nel 2011 esce per l'etichetta veronese Tannen Records il loro primo album dal titolo Summer, Jesus. In occasione dell'uscita discografica, sempre nel 2011 l'etichetta veneta pubblica l'edizione digitale di Nice, che racchiude i primi due EP. Summer, Jesus, che vedrà una ristampa nel 2012 su Mannequin, porta al gruppo anche gli inviti a diverse compilazioni, fra cui sono da sottolineare Discipline - A Contemporary Picture of the Obscure Italo Music Movement per la Discipline e DEATH # DISCO Compilation Volume I per la tedesca DEATH # DISCO.
Nel 2013 esce il loro secondo album dal titolo Fate per la Felte.
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