ROMA, 15 marzo - "I fatti sono chiari. Non ho mai avvisato l'ingegner Marroni né nessun altro di un'indagine su Consip né gli ho mai passato alcune informazione di indagine. Mai. Sostenerlo significa incorrere nel reato di calunnia. Questa presunta rivelazione rivelazione non c'è mai stata". Lo dice il ministro Luca Lotti in Aula al Senato dove è in discussione la mozione di sfiducia del Movimento cinque stelle nei suoi confronti per la vicenda Consip. "La mozione di sfiducia mette in discussione quanto ho di più prezioso: la mia moralità prima che il mio ruolo politico. Con molta umiltà mi rivolgo a voi per respingere con determinazione questo tentativo"
"È in atto - ha detto Lotti - un tentativo di colpire me non per quello che sono, ministro dello Sport, delega preziosa e cruciale di cui ringrazio Gentiloni e Mattarella, ma per quello che nel mio piccolo rappresento: si cerca di mettere in discussione lo sforzo riformista di questi anni cui ho preso parte partendo da Firenze. Non si può cercare di liquidare quell'esperienza attraverso la strumentalizzazione di un' indagine giudiziaria che farà il suo corso".
"Ho fiducia - ha detto acora - nel sistema giudiziario e sono certo della verità, vorrei che l'accertamento fosse più rapido, ma ho imparato ad avere pazienza, a sapere che il tempo è galantuomo, accetto le strumentalizzazioni a testa alta e a viso aperto: a chi sputa sentenza dico 'vi aspettiamo in tribunale". "Tre anni - ha sottolineato - fa questa legislatura nasceva con grandi difficoltà e io me lo ricordo perché 4 anni fa nasceva il mio primo figlio. Non sono mai venuto meno al giuramento di servire l'Italia con disciplina e onore, chi mi conosce sa che è la verità, forse difendersi dalle strumentalizzazione fa parte delle regole di un gioco forse barbaro ma noi respingiamo l'idea di fare di un'Aula una gogna mediatica senza uno straccio di prova".
"Le forze politiche che chiedono un mio passo indietro sono culturalmente subalterne e politicamente scorrette", ha detto in un altro passaggio del suo intervento.
"Si, sono tranquillo", ha risposto ai cronisti arrivando al Senato.
Molti ministri nell'Aula del Senato accanto a Luca Lotti, per la mozione di sfiducia nei suoi confronti. Assente al momento il premier Gentiloni. Alla sinistra di Lotti, siedono Claudio De Vincenti, Andrea Orlando, Anna Finocchiaro ed Enrico Costa. Sul lato opposto Marianna Madia, Gianluca Galletti, Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan.
"I fatti sono chiari. Non ho mai avvisato l'ingegner Marroni né nessun altro di un'indagine su Consip né gli ho mai passato alcune informazione di indagine. Mai. Sostenerlo significa incorrere nel reato di calunnia. Questa presunta rivela rivelazione non c'è mai stata". Lo dice il ministro Luca Lotti in Aula al Senato dove è in discussione la mozione di sfiducia del Movimento cinque stelle nei suoi confronti per la vicenda Consip. "La mozione di sfiducia mette in discussione quanto ho di più prezioso: la mia moralità prima che il mio ruolo politico. Con molta umiltà mi rivolgo a voi per respingere con determinazione questo tentativo"
"È in atto - ha detto Lotti - un tentativo di colpire me non per quello che sono, ministro dello Sport, delega preziosa e cruciale di cui ringrazio Gentiloni e Mattarella, ma per quello che nel mio piccolo rappresento: si cerca di mettere in discussione lo sforzo riformista di questi anni cui ho preso parte partendo da Firenze. Non si può cercare di liquidare quell'esperienza attraverso la strumentalizzazione di un' indagine giudiziaria che farà il suo corso".
"Ho fiducia - ha detto acora - nel sistema giudiziario e sono certo della verità, vorrei che l'accertamento fosse più rapido, ma ho imparato ad avere pazienza, a sapere che il tempo è galantuomo, accetto le strumentalizzazioni a testa alta e a viso aperto: a chi sputa sentenza dico 'vi aspettiamo in tribunale". "Tre anni - ha sottolineato - fa questa legislatura nasceva con grandi difficoltà e io me lo ricordo perché 4 anni fa nasceva il mio primo figlio. Non sono mai venuto meno al giuramento di servire l'Italia con disciplina e onore, chi mi conosce sa che è la verità, forse difendersi dalle strumentalizzazione fa parte delle regole di un gioco forse barbaro ma noi respingiamo l'idea di fare di un'Aula una gogna mediatica senza uno straccio di prova".
"Le forze politiche che chiedono un mio passo indietro sono culturalmente subalterne e politicamente scorrette", ha detto in un altro passaggio del suo intervento.
"Si, sono tranquillo", ha risposto ai cronisti arrivando al Senato.
Molti ministri nell'Aula del Senato accanto a Luca Lotti, per la mozione di sfiducia nei suoi confronti. Assente al momento il premier Gentiloni. Alla sinistra di Lotti, siedono Claudio De Vincenti, Andrea Orlando, Anna Finocchiaro ed Enrico Costa. Sul lato opposto Marianna Madia, Gianluca Galletti, Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan.
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