LOS ANGELES, 9 gennaio - Attacco di Meryl Streep a Donal Trump ai Golden Globes. L'attirice ricorda quando il presidente eletto ha imitato un disabile e ha chiesto aiuto alla stampa.
Nel suo discorso Streep, che ha ottenuto il premio alla carriera Cecil B. DeMille, ha sottolineato l'importanza della diversità nel mondo dell'arte: "Se a Hollywood mandassimo via tutti quelli che non sono nati qui non ci resterebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali, che non sono propriamente arte". Poi, senza nominare Trump, ha ricordato di quando il magnate immobiliare durante la campagna elettorale scimmiottò un giornalista disabile.
La replica di Trump non si è fatta attendere: Meryl Streep e' "una Hillary lover", ha detto liquidando così, in un'intervista telefonica pubblicata oggi dal New York Times, le critiche rivoltegli dall'attrice.
Trump ha spiegato di non aver visto il discorso di Streep, né la trasmissione trasmessa dalla Nbc, ma ha aggiunto di "non essere rimasto sorpreso" di essere stato attaccato dalla "gente liberale del cinema". Trump ha negato, quindi, di avere mai deriso nessuno.
In un successivo tweet, il presidente eletto degli Stati Uniti è tornato a criticare Meryl Streep definendola "una delle attrici più sopravvalutate di Hollywood" ed "una lacchè di Hillary che ha perso grosso". "Per la centesima volta - ha ribadito in riferimento alle parole di Streep - non ho mai 'deriso' un giornalista disabile (non l'avrei mai fatto)".
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