MOSCA, 14 febbraio - Il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Barack Obama hanno concordato nel corso di un colloquio telefonico di intensificare la cooperazione tra le rispettive agenzie ed altre strutture per implementare la dichiarazione di cessate il fuoco del Gruppo Internazionale di Supporto sulla Siria. Lo rende noto l'agenzia stampa russa Interfax.
Il ruolo della Russia in Siria irrompe di nuovo anche nel dibattito tra i candidati americani. Il magnate newyorchese Donald Trump è a favore di un coinvolgimento di Mosca, l'ex governatore della Florida Jeb Bush contrario, perché a suo avviso il Cremlino bombarda anche forze di opposizione ad Assad sostenute dagli Usa. Trump ha indicato come sua priorità nel campo della sicurezza nazionale, se eletto, decidere come attaccare l'Isis e i suoi militanti, definiti "animali", e ha criticato sia la guerra in Iraq sia l'accordo voluto da Obama sul nucleare iraniano.
Mogherini, niente soluzione militare - In Siria non c'è "soluzione puramente militare". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che sottolinea: "C'è stata una presa di responsabilità della comunità internazionale, che in un momento di stallo dei negoziati, avviati e sospesi a Ginevra, ha assunto su di sé il compito di dare una spinta a tradurre in pratica accordi già presi, verificando con le parti internazionali e regionali le condizioni per far cessare le ostilità e sbloccare l'accesso agli aiuti umanitari. Serviva che tutti, da Stati Uniti e Russia fino a Turchia e Arabia Saudita, si impegnassero in tal senso. Lo abbiamo fatto giovedì notte con la creazione di due task force". Per Mogherini è "prematuro parlare di successo", ma l'incontro del Gruppo internazionale di supporto sulla Siria "non è stato un fallimento", anzi.
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