BUDAPEST, 16 settembre - Sono 316 finora i migranti arrestati dalla polizia ungherese al confine con la Serbia dopo l'entrata in vigore ieri delle nuove norme più restrittive in fatto di immigrazione. Lo ha riferito la polizia magiara. I profughi che hanno presentato domanda di asilo sono stati finora solo 70 e 40 domande sono state già respinte.
Alcune migliaia di migranti e profughi sono ancora bloccati a Horgos in territorio serbo, nella terra di nessuno al confine con l'Ungheria, sigillato dalle autorità' di Budapest con una barriera di metallo e filo spinato. Nella tarda serata di ieri gruppi di migranti, sopratutto donne e bambini, avevano accettato di recarsi nel centro di prima accoglienza di Kanjiza, per passare la notte al riparo. Unhcr ha inviato alcuni autobus per dar modo a chi volesse di dormire al chiuso. Gli altri sono rimasti davanti al muro, dormendo sull'asfalto o sotto le piccole tende montate nei campi circostanti. Un centinaio di migranti ha cominciato uno sciopero della fame per protesta contro la chiusura della frontiera.
Il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic si è recato sul posto ieri sera, affermando di volersi mettere in contatto oggi con le autorità' ungheresi per tentare di sbloccare la situazione. Intanto alcuni autobus di migranti provenienti dal sud della Serbia sono giunti al posto di confine serbo-croato di Sid, a conferma che i profughi in Marcia sulla rotta balcanica - per raggiungere Germania e nord Europa - si starebbero orientando a seguire itinerari alternativi per aggirare il muro 'difensivo' dell'Ungheria, che ha dichiarato lo stato di emergenza in due contee a sud che confinano con la Serbia.
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