mercoledì 9 settembre 2015

FATTI DELLA VITA/ La figlia di CASAMONICA a Porta a Porta: mio padre? Come papa Francesco


ROMA, 9 settembre - Ieri sera, durante la trasmissione condotta da Bruno Vespa, la figlia di Vittorio Casamonica, Vera, ha paragonato il padre a papa Francesco. "Lo chiamavamo papa perché era troppo buono, come papa Francesco", ha detto alle domande del conduttore sul perché la famiglia Casamonica lo paragonasse al Pontefice. E sulla foto affissa sul muro della basilica Don Bosco in cui il padre veniva raffigurato vestito di bianco con una croce al collo, Vera Casamonica si difende. "Non era vestito come il papa - dice -, aveva i pantaloni blu anche se non si vedono. Forse siete voi ad aver interpretato male quell'immagine".
"Io quel funerale lo rifarei tale e quale - sottolinea -, anche con l'elicottero ed i petali di rosa. E poi quale colpa abbiamo noi se il pilota ha sorvolato il centro di Roma dove non si poteva? Era lui che doveva dirci che era vietato...". E sulla musica del Padrino, ribatte: "A mio padre piaceva quel film e quella canzone e noi abbiamo solo realizzato il suo desiderio".
"E' stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione 'Porta a Porta' di Bruno Vespa. Vedere accomodati rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto buono della tv di Stato finanziata con il canone dei contribuenti, doverli sentire rivendicare proprio quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre stabilivano accostamenti improponibili e ignominiosi tra grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l'illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità". Lo afferma il gruppo Pd in Campidoglio.
"Chiediamo ai parlamentari eletti nel collegio di Roma e del Lazio e a quelli che siedono nella commissione di vigilanza Rai - continua la nota - di intervenire perché sia fatta piena luce immediatamente su questa incredibile vicenda, che ha visto esponenti di una famiglia i cui intrecci e commistioni con la malavita organizzata non solo romana sono noti e di lunga data, trovare spazio sulla rete ammiraglia della tv pubblica per rappresentare le loro tesi aberranti, grottesche e provocatorie, peraltro senza la presenza di un contraddittorio che ne potesse smentire o contestare in tempo reale le mistificazioni riportate. Presenteremo, inoltre, immediatamente all'assemblea di Roma Capitale una mozione di censura di questo abuso compiuto ai danni del servizio pubblico, dell'immagine della Capitale e di tutti coloro che sono impegnati per combattere le mafie e la criminalità organizzata".

"Mi auguro che qualcuno alla Rai abbia il buon gusto di chiedere scusa alla città di Roma, ai romani e a tutti i cittadini". Così parla il vicesindaco della Capitale, Marco Causi, dopo la partecipazione a Porta a porta di due esponenti dei Casamonica.
Sabella a Porta a Porta - Bruno Vespa, da parte sua, risponde con una nuova puntata del programma dedicata ai Casamonica: mercoledì sera sarà ospite di Porta a Porta l'assessore alla Legalità del Comune di Roma, Alfonso Sabella, per parlare ancora una volta dei funerali del boss.

Sindaco Marino: invito in tv grave e paradossale - "La partecipazione a una delle trasmissioni di punta del servizio pubblico Rai della famiglia Casamonica è grave. Oltre che paradossale. Credo che tutto ciò non sia accettabile in un servizio pubblico". Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha commentato la puntata di Porta a Porta.

Usigrai: "Che servizio pubblico volete?" - Intervento pesantemente polemico anche dal sindacato dei giornalisti Usigrai, che ai vertici di Saxa Rubra chiedono: "Quale Rai servizio pubblico vogliono? Quali messaggi il servizio pubblico deve dare ai cittadini? Qui la questione non è censurare, ma scegliere quale Paese raccontare e come". E ancora: "Quando si darà lo stesso spazio alle colleghe e ai colleghi minacciati dai Casamonica? Alle colleghe e ai colleghi minacciati, o addirittura sotto scorta, per il loro impegno contro le mafie? La Rai servizio pubblico che noi vogliamo - sottolinea il comunicato diffuso - è quella che i riflettori li accende sul malaffare, sulle persone impegnate ogni giorno contro le mafie, a favore della legalità".


Grillo: servizio pubblico paramafioso - Al coro delle contestazioni si unisce anche il blog di Beppe Grillo, che scrive un post dal titolo "Rai, servizio pubblico paramafioso" e commenta così la serata di Porta a porta. "La famiglia Casamonica ospitata dalla Rai nel salotto buono di Bruno Vespa per esibirsi davanti a 1.340.000 di italiani (14,54% di share) nell'apologia di Vittorio Casamonica, il boss il cui funerale ha indignato Roma, è un oltraggio a tutti gli italiani onesti".

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