MARSALA, 14 agosto - Nove persone, tra medici e infermieri dell'ospedale Borsellino di Marsala, sono indagate per omicidio colposo dalla Procura in seguito alla morte di un uomo. Si tratta di Nicolò Giacalone, 65 anni, deceduto lunedì dopo essere stato trasportato in pronto soccorso per una forte febbre. A sporgere denuncia è stata la figlia della vittima, Sabrina. "Il paziente è stato trattato in maniera professionale fino al decesso", replicano all'Asp di Trapani. La morte risale alle 19,30 di lunedì, circa dieci ore dopo l'arrivo di Giacalone al pronto soccorso, passate tra attesa e accertamenti diagnostici: oltre alla febbre, il 65enne aveva anche la pressione molto bassa.
L'Asp di Trapani spiega che al pronto soccorso "erano di turno 4 medici" e che il paziente era "affetto da febbre" e per questo era "da circa tre giorni in terapia con antibiotici prescritta dal medico di famiglia, senza risultato".
"Il paziente - continua l'Asp - era un iperteso diabetico ed era stato affetto da ictus, uno avuto 20 anni prima e uno nel dicembre 2014che lo aveva costretto a letto, oltre che da una vasculopatia diabetica che aveva portato nel maggio 2015 all'amputazione dell'arto inferiore destro".
"La Tac - si prosegue - effettuata intorno alle 13.30, riscontrava unagrave patologia bronchiolitica diffusa a tutto il polmone e unapolmonite basale destra e quindi il paziente veniva avviato al ricovero in pneumologia, stazionando in pronto soccorso sino alle 17 (dato che il posto si liberava solo a quell'ora), con la terapia antipiretica, i fluidi, la terapia prescritta dallo pneumologo. Verso le 17.30, liberato il posto letto, il paziente veniva accolto in pneumatologia. Intorno alle 19 entrava in shock; veniva chiamato l'anestesista e veniva intubato, ma decedeva intorno alle 19.30". Si attende, adesso, l'esito dell'autopsia disposta dalla Procura di Marsala.
L'Asp conclude spiegando che "la figlia del paziente aveva aggredito prima verbalmente e con ingiurie diversi sanitari, e fisicamente l'anestesista, che ha presentato denuncia per aggressione e maltrattamenti oltre che per diffamazione".
"Il paziente - continua l'Asp - era un iperteso diabetico ed era stato affetto da ictus, uno avuto 20 anni prima e uno nel dicembre 2014che lo aveva costretto a letto, oltre che da una vasculopatia diabetica che aveva portato nel maggio 2015 all'amputazione dell'arto inferiore destro".
"La Tac - si prosegue - effettuata intorno alle 13.30, riscontrava unagrave patologia bronchiolitica diffusa a tutto il polmone e unapolmonite basale destra e quindi il paziente veniva avviato al ricovero in pneumologia, stazionando in pronto soccorso sino alle 17 (dato che il posto si liberava solo a quell'ora), con la terapia antipiretica, i fluidi, la terapia prescritta dallo pneumologo. Verso le 17.30, liberato il posto letto, il paziente veniva accolto in pneumatologia. Intorno alle 19 entrava in shock; veniva chiamato l'anestesista e veniva intubato, ma decedeva intorno alle 19.30". Si attende, adesso, l'esito dell'autopsia disposta dalla Procura di Marsala.
L'Asp conclude spiegando che "la figlia del paziente aveva aggredito prima verbalmente e con ingiurie diversi sanitari, e fisicamente l'anestesista, che ha presentato denuncia per aggressione e maltrattamenti oltre che per diffamazione".
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