sabato 29 agosto 2015

ECONOMIA/ Gli INVESTIMENTI esteri in Italia aumentati del 3,5% nel 2014

ROMA, 29 agosto - Nel 2014 gli Ide (Investimenti diretti esteri) in entrata in Italia ammontavano a 281,3 miliardi di euro. Rispetto al 2013, sono aumentati di 9,5 miliardi, pari ad un incremento percentuale di 3,5 punti. Nessun altro Paese ha conseguito uno score migliore.I dati sono stati resi noti dalla Cgia di Mestre: tra tutti i paesi dell'area euro solo l'Italia, la Slovenia (+3,5%) e la Finlandia (+2,2%) hanno conseguito un risultato positivo. L'elaborazione della Cgia si basa su dati dell'Unctad (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo) e sebbene i dati relativi al flusso in entrata presentino un segno positivo, la situazione dello stock degli Ide in percentuale al Pil italiano rimane allarmante.
Con un misero 17,4%, anche nel 2014, così come è avvenuto dall'inizio della crisi, l'Italia è in coda alla graduatoria europea. Solo la Grecia registra una situazione peggiore della nostra (8,5%).
Per Paolo Zabeo della Cgia a limitare o allontanare gli investimenti stranieri in Italia sono "l'eccessivo peso delle tasse, le difficoltà legate ad una burocrazia arcaica e farraginosa, la lentezza della giustizia civile, il ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali, il deficit infrastrutturale e il basso livello di sicurezza presente in alcune aree del paese".

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