AMBURGO, 24 agosto - Il governo italiano, nelle parole dall'agente ad Amburgo Francesco Azzarello, commenta con soddisfazione lo stop del tribunale del Mare alla giurisdizione indiana sul caso dei due marò decisa dal Tribunale del Mare che l'ha in sostanza affidata alla Corte dell'Aja. Roma esprime però delusione per la mancata adozione di misure per Girone e Latorre e l'intenzione di "rinnovare le richieste relative alla condizione dei fucilieri davanti alla Corte arbitrale".
Gentiloni: "Lavoreremo per garantire la libertà ai marò" - "Il governo italiano resta impegnato sull'obiettivo nel corso della vicenda arbitrale per garantire la libertà ai due fucilieri", ribadisce il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. "Sappiamo che l'Enrica Lexie era in acque internazionali, che i due marò svolgevano il loro compito di militari in rappresentanza dello Stato. Continueremo a lavorare per questo obiettivo alla Corte arbitrale straordinaria che si riunirà nelle prossime settimane. La decisione di oggi è una premessa positiva: quando si stabilisce che non sarà la giustizia indiana ma l'arbitrato internazionale a decidere si stabilisce un principio che è alla base di sviluppi che credo positivi".
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