domenica 23 ottobre 2016

Il sapore della Thailandia


Esotico e piccante, dolce e aspro, speziato e (quasi) sempre gustoso: ecco il sapore della Tailandia. Questo paese si è infatti guadagnato a buon diritto la nomea di una delle destinazioni culinarie più sfaccettate del mondo. Oggi vi raccontiamo perché amiamo così tanto lo Street Food tailandese, che sapore hanno i bachi da seta e che cosa si può scoprire in un corso di cucina in Tailandia.

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Gustoso Street Food nelle trattorie del paese

Passeggiare per le strade di Bangkok o di Chiang Mai è come camminare in una cucina semovente. In esse ribollono zuppe e vengono cotti al vapore gustosi curry, vengono serviti involtini primavera fritti e bollenti e acquistata frutta e verdura al chilo.
Indigeni e turisti adorano lo Street Food. Questi ultimi amano principalmente gli spaghetti saltati, meglio conosciuti come “Pad Thai”, ma ci sarebbero moltissime altre cose da scoprire. Cosa ne direste per esempio di una specialità del nord, la “Khao Soi”? Questa zuppa al curry con spaghetti di riso e carne viene servita di frequente nella zona di Chiang Mai. Un’altra specialità è il “Jackfruit-Curry”, una pietanza al curry leggermente acidula che viene preparata dai frutti dell’albero di jackfruit.

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Insetti fritti

Chi trova che i piatti sovracitati siano troppo banali può provare a gustare le specialità più insolite della Tailandia: gli insetti fritti sono considerati uno snack gourmet, da consumare come spuntino. Dalle locuste ai bachi da seta, tutto viene riversato nella friggitrice e quindi consumato con gusto. E nemmeno l’istinto di vomitare è così forte: i bachi da seta non sono poi così male. Hanno un sapore leggermente tostato e ricordano vagamente le arachidi. O che ne direste di un po’ di uova di formiche saltate con spezie piccanti e verdure? Buon appetito!

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Tour culinario: sulle tracce dei migliori ristoranti

Naturalmente potete andare alla scoperta delle specialità della Tailandia anche di vostra iniziativa, ma a volte è più pratico farsi accompagnare da qualcuno di esperto. Solo così è infatti possibile inoltrarsi nei piccoli ristoranti a conduzione familiare, in cui altrimenti difficilmente un turista capiterebbe per caso. In tutte le città principali sono offerti dei tour guidati, che partono in genere fin dalle prime fasi della giornata. Il che significa che potete anche fare a meno della colazione, dato che in Tailandia è piuttosto comune iniziare la giornata con una bella zuppa calda di prima mattina.

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Dietro le quinte 

Il complemento perfetto di un’esperienza culinaria è naturalmente un corso di cucina. La maggior parte di essi dura un giorno, alcuni addirittura poche ore. Che in così poco tempo sia impossibile comprendere pienamente l’arte della cucina tailandese è piuttosto ovvio. Eppure un corso di cucina rappresenta un’ottima possibilità di ricevere qualche consiglio da professionisti. Per esempio, com’è possibile avvolgere il tofu quasi per magia nelle foglie di Pandanus mentre viene saltato in padella? Oppure, in che successione bisogna aggiungere gli ingredienti nel mortaio per ottenere un curry perfetto? E ancora: sapevate che la cipolla d’inverno non sta affatto male se servita con dei dolci pancake al cocco?
(Tripwolf)

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Immagini: Romeo Felsenreich | sommertage.com.

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