lunedì 15 agosto 2016

Il nuotatore USA Brian LOCHTE ed altri tre atleti rapinati nella notte di RIO


RIO DE JANEIRO, 15 agosto - Ryan Lochte e altri tre nuotatori Usa sono stati rapinati nella notte di Rio, mentre tornavano al villaggio atleti da una festa. La conferma è arrivata dal Comitato olimpico statunitense, dopo che l'episodio era stato denunciato dalla madre di Lochte e il Cio lo aveva definito "assolutamente non vero". Il gruppo di quattro nuotatori è stato fermato da tre persone vestite da poliziotti con le armi, che li hanno derubati di soldi e altri beni, poi li hanno lasciati andare.
Insieme a Ryan Lochte c'erano Gunnar Bentz, Jack Conger e Jimmy Feigen.  I quattro nuotatori al momento dell'aggressione avevano appena lasciato Casa Francia.
Lochte, mi hanno puntato pistola alla testa  - "Prima ci hanno fatto vedere un badge della polizia, poi ci hanno puntato le pistole intimandoci si sdraiarci a terra. Io mi sono rifiutato, ho pensato che non stessimo facendo niente di sbagliato, così non mi sono steso a terra: e mi hanno puntato la pistola alla testa": e' il racconto choc di Ryan Lochte, fatto alla NBC, dei momenti concitati dell'aggressione con rapina a mano armata subita insieme ad altri tre compagni di nazionale dopo aver partecipato ad una festa a Rio. A quanto racconta il nuotatore statunitense gli uomini indossavano una divisa da poliziotti e si erano identificati con un distintivo prima di aggredirli e intimar loro di stendersi a terra. "Ci hanno tirato fuori dal taxi - ha aggiunto Lochte - i miei compagni si sono stesi terra. Quando mi sono rifiutato, uno di loro ha tirato fuori la pistola e me l'ha puntata in testa, strillandomi di mettermi giù. A quel punto ho alzato le mani. Ci hanno preso i soldi, i portafogli, ma mi hanno lasciato il cellulare e documenti".
   

Nessun commento:

Posta un commento