BASTIA, 15 agosto - Un sindaco della Corsica ha annunciato un divieto di burkini, diventando il terzo in Francia a farlo , mentre le tensioni sull'isola corrono alto in seguito a violenti scontri tra gli abitanti dei villaggi e tre famiglie musulmane.
Schermaglie in una spiaggia nel comune di Sisco durante il fine settimana hanno lasciato quattro feriti el polizia antisommossa è intervenuta per fermare una folla di 200 corsi che marciavano verso un complesso residenziale abitata da persone di origine nordafricana, al grido di "questo è la nostra casa ".
Non c'è stata alcuna conferma da parte della polizia se qualcuno in spiaggia indossava un burkini al momento dell'incidente. Ma il sindaco socialista locale, Ange-Pierre Vivoni, ha detto che il burkini saràvietati nella zona prt questa settimana. Egli è il primo sindaco di sinistra di vietare il burkini e descrive la misura necessaria per "proteggere la popolazione". Gli scontri hanno evidenziato profonde tensioni in Corsica con le persone di origine nordafricana.
Circa una dozzina di adolescenti dal villaggio erano in spiaggia sabato, insieme a tre famiglie musulmane. I testimoni hanno detto che un padre da una delle famiglie ha protestato contro una persona che aveva scattato una fotografia della moglie velata. Un alterco avuto luogo e gli adolescenti hanno chiamato i loro genitori.
Il sostituto procuratore locale ha detto che quattro persone, tra cui una donna incinta, sono state portate in ospedale, mentre le bottiglie e pietre sono state gettate e tre auto sono state datde alle fiamme. Circa 100 agenti di polizia sono ontervenuti e un cordone di polizia è stato istituito per proteggere le famiglie musulmane.
Ieri una grande folla riunita nella città di Bastia, a circa 12 miglia (19 km) di distanza, ha cercato di entrare nel quartiere Lupino, che ospita una grande comunità del Nord Africa. "Stiamo andando lì, perché questa è la nostra casa," gridava. La polizia ha bloccato i msnifestanti prima che entrassero.
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