martedì 16 agosto 2016

OLIMPIADI, non strinse la mano all'avversario israeliano, judoka egiziano a casa


RIO DE JANEIRO, 16 agosto - "Severo richiamo" del Cio al judoka egiziano Islam El Shehaby che avevarifiutato di stringere la mano del suo avversariol'israeliano Or Sasson, 25 anni, che lo aveva appena eliminato con un ippon e che è stato mandato a casa. La vicenda, davvero poco "olimpica", si era svolta nel corso dei 32esimi di finale della gara dei pesi massimi oltre i 100 chili.
Al termine dell'incontro, che aveva sancito l'eliminazione dell'atleta egiziano, Sasson aveva teso la mano verso El Shehaby che invece aveva indietreggiato, scuotendo la testa e negandogli anche l'inchino, come da rito. A nulla sono valsi anche i tanti fischi piovuti all'indirizzo dell'egiziano mentre lasciava la sala.
Alla luce di tutto questo e dell'eco in tutto il mondo, il Cio ha fatto sapere che il comportamento dell'egiziano "è stato contrario alle norme del fair play e contro lo spirito di amicizia presenti nei valori olimpici". Il Comitato olimpico ha quindi "fortemente condannato l'azione di El Shehaby e lo ha mandato a casa".

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