ROMA, 14 agosto - Nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo italiano è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (che era cresciuto dello 0,3%) e dello 0,5% nel confronto con il secondo trimestre del 2014. Lo rende noto l'Istat diffondendo la stima preliminare. Il dato diffuso dall'Istat è corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato: il secondo trimestre del 2015 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2014. La variazione congiunturale, spiega l'ufficio nazionale di statistica, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, di un aumento nei servizi, e di una variazione nulla nell'insieme dell'industria (industria in senso stretto e costruzioni). Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
Mef, dato atteso;azione Governo su stime affidabili- Il risultato del Pil nel secondo trimestre è "come da attese". Lo affermano fonti del Mef spiegando che la "programmazione finanziaria del governo è basata su stime affidabili". "Dopo 13 trimestri consecutivi di calo tendenziale abbiamo 2 trimestri di crescita". Lo sottolineano fonti del Mef commentando il dato sul Pil diffuso stamane dall'Istat. "Il paese - dice il Mef - può e deve fare di meglio: riforme strutturali e politica economica favoriranno accelerazione".
Mef, dato atteso;azione Governo su stime affidabili- Il risultato del Pil nel secondo trimestre è "come da attese". Lo affermano fonti del Mef spiegando che la "programmazione finanziaria del governo è basata su stime affidabili". "Dopo 13 trimestri consecutivi di calo tendenziale abbiamo 2 trimestri di crescita". Lo sottolineano fonti del Mef commentando il dato sul Pil diffuso stamane dall'Istat. "Il paese - dice il Mef - può e deve fare di meglio: riforme strutturali e politica economica favoriranno accelerazione".
La variazione acquisita del Pil per il 2015, cioè quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, è pari a +0,4%. Lo comunica l'Istat diffondendo le stime preliminari del Pil nel secondo trimestre.
Squinzi: dato atteso, conferma non c'è ripresa vera - "E' quello che ci aspettavamo. Purtroppo è la conferma che non c'è una ripartenza vera". Con queste parole Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, commenta la crescita dello 0,2% del Pil italiano La seconda parte dell'anno andrà meglio? "Speriamo, lo speriamo fortemente - aggiunge Squinzi - Altrimenti sono guai". Anche Germania e Francia hanno un Pil sotto le attese..."Eh sì, è tutta l'Europa che frena", commenta Squinzi. Ma chi è che deve fare di più, l'Italia o l'Europa? "L'Italia senz'altro, l'Europa anche". Intende la Bce? "Ma no, non è un problema di Bce - risponde il presidente di Confindustria - Si devono creare le condizioni favorevoli all'impresa, questo è il problema vero. In Italia, finché saremo così bloccati da tutte le complicazioni burocratico-amministrative e in più con tutti i problemi che abbiamo senza fare le riforme, non ci muoveremo".
Brunetta, 0,7% finale è a rischio, addio sogni di Pil -"#Istat. Calma piatta; lucette e ombre; l'acquisito non è gran che; 0,7% finale è a rischio. Addio sogni di PIL. Povero Renzi. Povera Italia". Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
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