Qui e sopra, polizia e soccorsi dopo l'attentato |
I due terroristi, uccisi dalla polizia |
GERUSALEMME - Due uomini sono entrati in una sinagoga a Gerusalemme in Agasi Street, nel sud della capitale, in zona Har Nof. ed hanno aperto il fuoco. I fedeli ebrei uccisi sono quattro. Lo ha detto il portavoce delle polizia Micky Rosenfeld, che parla anche di otto feriti, tra i quali due agenti di polizia.
Quattro dei fedeli ebrei feriti nell'attacco alla sinagoga sono in gravissime condizioni. L'aggressione è avvenuta con armi da fuoco e con asce . Secondo il portavoce militare, testimoni sul posto parlano di ''scena terrificante''.
I due autori dell'attacco ai fedeli ebrei nella sinagoga nei sobborghi di Har Nof a Gerusalemme sono stati uccisi da due agenti della polizia, intervenuti rapidamente sul posto. Gli autori dell'attentato sarebbero di Jabel Mukaber, quartiere arabo di Gerusalemme est.
Hamas si è felicitato per l'attentato. Secondo il portavoce Mushir al-Masri "si è trattato di una vendetta eroica e rapida per l'esecuzione di Yusuf al-Rumani", un conducente di autobus palestinese trovato ieri morto a Gerusalemme. L'uomo, secondo le autorità israeliane, si è suicidato. Ma la famiglia ritiene che sia stato ucciso da ultrà ebrei. "E' nostro diritto - ha proseguito al-Masri, da Gaza - vendicare il sangue dei nostri martiri". Al-Masri ha aggiunto che l'attentato odierno è da collegarsi anche alle recenti tensioni nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Un messaggio di tono analogo è giunto anche dalla Jihad islamica. Nel frattempo sul web il braccio armato di Hamas ha pubblicato un filmato in cui minaccia in arabo e in ebraico una serie di attentati nella città di Israele. Fra l'altro preannuncia che passanti saranno investiti da automobili guidate da palestinesi o anche pugnalati per strada.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu accusa il presidente palestinese Abu Mazen e Hamas di essere responsabili dell'attacco nella sinagoga di Gerusalemme ''che e' stato una conseguenza diretta del loro incitamento... un incitamento che la comunità internazionale ha irresponsabilmente ignorato''.
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