mercoledì 2 luglio 2014

Il ministro Lupi su Alitalia: 2251 esuberi, studiamo una ricollocazione

Il ministro Lupi
ROMA - "I numeri sono molto chiari: gli esuberi sono 2.251". Pochi giorni dopo l'accordo tra Alitalia ed Etihad, Maurizio Lupi parla del futuro dei lavoratori dell'ex compagnia di bandiera italiana. "Bisogna verificare se all'interno del perimetro e della filiera industriale, prima della mobilità, si può trovare una ricollocazione. E' un obiettivo importante e si sta lavorando in tale direzione", dichiara il ministro dei Trasporti.
"La prospettiva è un grande rilancio" - "Per la prima volta - spiega Lupi, al "question time" alla Camera - la prospettiva non è solo il baratro ma quella di un grande piano industriale di rilancio".
E continua: "L'occupazione si crea solo con un piano di rilancio che funzioni. Il governo vuole entrare nel merito degli esuberi nell'ottica del minor impatto sociale possibile, attraverso la ricollocazione dei lavoratori, attraverso attività che possono tornare in Italia, ammortizzatori sociali e strumenti preposti". Il ministro ha riferito, inoltre, di aver incontrato oggi le
Camusso: "No agli esuberi" - Ma il segretario della Cgil Susanna Camusso punta il dito contro gli esuberi e, al termine dell'incontro con il governo, dice: "Per noi il confronto ha la finalità di non determinare eccedenze di personale". E sottolinea: "Abbiamo detto con nettezza che non si può avere un'altra vicenda Alitalia che si tradurrebbe in migliaia di esuberi".
Bonanni: "Chiudere l'intesa o saltano 22mila posti" - Il leader della Cisl Raffaele Bonanni invece avverte: "Si deve chiudere l'accordo, altrimenti saltano 22mila persone con l'indotto". E spiega che "si è lavorato per ridurre il più possibile il numero degli esuberi e preparato l'incontro che si farà la prossima settimana".

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