ROMA - Un’estate difficile, questa del 2012, per il turismo in Italia che chiude con una media di camere vendute dalle imprese ricettive inferiore al 2011: -1,4% a luglio (62,2% di occupazione camere), -3,7% ad agosto (70,7%), -5,4% nel dato provvisorio di settembre (37,3%) riferito da "Impresa e Turismo".
Una difficoltà che riguarda entrambi i comparti ricettivi e che vede gli hotel occupare il 61,5% della disponibilità a luglio (-2,8%), il 68,7% ad agosto (-4,3%) ed il 42,5% a settembre (dato provvisorio -6,9%) - senza particolari riguardi neanche per le categorie 4 e 5 stelle anch’esse con trend negativi - e le imprese extralberghiere vendere in media il 63% della disponibilità a luglio (+0,3%) ed il 72,8% ad agosto (-3,3%), per scendere al 31,8% nel dato parziale di settembre (-3,1%).
Nel mese di luglio le quote più alte di venduto si registrano nelle strutture situate nel nord est (66,6% di occupazione camere) e nel centro(60,8%) mentre in agosto dopo il nord est (74,6%) emergono le mete del sud e delle isole (69,9%). Ma specialmente in agosto sono proprio le imprese ricettive del sud e delle isole (-6,4%) e del centro Italia (-4,6%) a registrare trend discendenti rispetto al 2011.
Certo le temperature torride non hanno favorito alcuni prodotti come le città di interesse storico artistico che segnano un dato medio di occupazione pari al 60,9% in luglio (-5,6%) e al 64,1% in agosto (-6,9%), ma nel mese di agosto sono le località di campagna (-8,2%) e dei laghi (-7,7%) a registrare i cali più evidenti, mentre al mare dove le imprese registrano in media il 66% di occupazione a luglio (-2,5%) ed il 77,3% ad agosto (-4,7%) il calo è più contenuto.
Segnali positivi, invece, per le destinazioni di montagna che recuperano rispetto ad un brutto 2011 vendendo il 58,2% delle camere a luglio (+4,4%), ed il 72,1% ad agosto (+4%). Anche le destinazioni termali, sebbene con performance di vendita più contenute, invertono il trend e registrano il 53,2% di camere occupate a luglio (+3,7%) ed il 67,3% ad agosto (+2,5%).
Nel mese di luglio le quote più alte di venduto si registrano nelle strutture situate nel nord est (66,6% di occupazione camere) e nel centro(60,8%) mentre in agosto dopo il nord est (74,6%) emergono le mete del sud e delle isole (69,9%). Ma specialmente in agosto sono proprio le imprese ricettive del sud e delle isole (-6,4%) e del centro Italia (-4,6%) a registrare trend discendenti rispetto al 2011.
Certo le temperature torride non hanno favorito alcuni prodotti come le città di interesse storico artistico che segnano un dato medio di occupazione pari al 60,9% in luglio (-5,6%) e al 64,1% in agosto (-6,9%), ma nel mese di agosto sono le località di campagna (-8,2%) e dei laghi (-7,7%) a registrare i cali più evidenti, mentre al mare dove le imprese registrano in media il 66% di occupazione a luglio (-2,5%) ed il 77,3% ad agosto (-4,7%) il calo è più contenuto.
Segnali positivi, invece, per le destinazioni di montagna che recuperano rispetto ad un brutto 2011 vendendo il 58,2% delle camere a luglio (+4,4%), ed il 72,1% ad agosto (+4%). Anche le destinazioni termali, sebbene con performance di vendita più contenute, invertono il trend e registrano il 53,2% di camere occupate a luglio (+3,7%) ed il 67,3% ad agosto (+2,5%).
Una tendenza che si verifica in un trimestre in cui le imprese alberghiere mantengono fermi i prezzi rispetto all’estate 2011 (+0,2%), fatta eccezione per i 3 stelle che non li avevano riallineati la scorsa estate (a differenza delle altre categorie) e in questa stagione li aumentano del +4,1%.
1Il dato relativo a settembre è provvisorio
Nessun commento:
Posta un commento