PRAGA - Forse non è tra
le mete più note del turismo del verde, ma anche in fatto di parchi, giardini,
orti botanici e oasi naturali la Repubblica Ceca sa sorprendere. Con indirizzi
sotto il cielo dove coabitano monumenti d’arte e capolavori di architettura
verde, azzardi della natura e magistrali interventi florovivaistici, rarità
botaniche e specie endemiche, eleganti giardini curati nei minimi dettagli e
aree splendidamente selvagge. Giardini segreti e non, all’ombra di ville
aristocratiche, antichi castelli o maestose montagne.
Lo spettacolo più
sorprendente è certamente quello delle fioriture di primavera, quando sui rami
fin qui spogli spuntano gemme di un timido verde e boccioli sfacciati, mentre i
prati si vestono di petali colorati. Il più sorprendente solo perché, appunto,
dopo ogni grigio inverno riesce a sorprendere. Ma in Repubblica Ceca come
altrove il risveglio della natura non è che l’annuncio di una intera, lunga,
bellissima stagione in parchi e giardini del Paese, dove è possibile tornare ogni
settimana, ogni mese a censire nuove sfumature di verde, nuove fioriture, nuovi
giochi cromatici nelle aiuole, nuovi profumi… Ecco allora qualche spunto valido
da qui all’autunno, quando l’ultima tavolozza di tinte caldissime attirerà i
patiti del foliage
e chiuderà, provvisoriamente, la stagione.
LA “RINASCITA” DI PRAGA
Pietre antichissime
da secoli tenacemente saldate le une alle altre a regalare monumenti storici,
un’aura di leggenda e magia le cui radici affondano lontano nel tempo, strade
calpestate miliardi di volte in migliaia di anni, tradizioni impossibili da
estirpare, atmosfere di ieri… L’essenza stessa di Praga sembra essere quella di restare
fieramente immobile nel passato, eppure c’è un momento, e ci sono luoghi, dove
la città è un inno alla rinascita, alla natura che si risveglia e ne trasforma
quel suo volto solo apparentemente immutato e immutabile.
Ne sono esempio i
giardini del castello, roccaforte di ieri, dove sugli alberi e nelle aiuole lo
spettacolo è un monumento all’oggi e al domani.
I Kralovska Zahrada, i giardini reali, circondano il
cinquecentesco palazzo di re Ferdinando. Il capolavoro verde, ora disegnato
all’inglese ma per secoli coltivato secondo le mode delle varie epoche, si
distende di fronte al padiglione. Folti cespugli, rampicanti, geometrie verdi,
vialetti e grandi chiome tra cui si intravvedono le guglie della cattedrale… Al
centro del parco, una bella fontana rinascimentale “sonora” (l’acqua cadendo
sul metallo produce un suono musicale). Interessante anche la corte dei Leoni,
dove venivano allevate le fiere, voluta da Rodolfo II, il cui destino si dice
fosse legato a quello di un leone appunto. Una strega infatti avrebbe predetto
la sua morte in seguito a quella di un leone del suo allevamento. Quando la
bestia morì, dopo tre giorni si spense anche l'Imperatore.
Non lontano dal
castello, nel quartiere Mala Strana, ecco i Ledeburska Zahrada. Gli storici giardini di Ledebur,
annessi all’omonimo palazzo e realizzati nel XVIII secolo, si presentano a
terrazze, disposte in modo simmetrico e ordinato, orlate di balaustre,
impreziosite di statue e fontane, collegate da scalinate e belle passeggiate.
Su tutto, terrazze e giardini pensili, domina il caratteristico padiglione
pentagonale. Polmone verde della capitale, la collina di Letna, che degrada verso le acque della
Moldava con vista sulla città e con lo storico non-monumento alla fine del
regime (il basamento che ricorda dove sorgeva il monumento a Stalin, poi demolito),
è ammantata dal parco Letenske. Il parco conserva il padiglione di Hanavsky, singolare
struttura in stile neobarocco oggi sede di un ristorante, e la più antica
giostra d’Europa.
Altra collina, altra oasi. La Petrinske Sadny -riconoscibile per l’antenna
televisiva che svetta sulla sua sommità con una spiccata e non casuale
somiglianza con la Torre Eiffel- aprì il suo parco al pubblico nel XIX secolo,
là dove ai tempi di Carlo IV crescevano le vigne del re e a partire dal 1600 i
giardini delle residenze nobiliari del quartiere Mala Strana. Oltre alla
miniatura del monumento simbolo di Parigi, da scalare per una vista a 360° su
Praga, il parco regala attrattive come il Labirinto degli Specchi,
l’osservatorio Stefanik raggiungibile con la funivia, il medievale muro della
fame costruito dai poveri in cambio di cibo, il belvedere e un profumatissimo
giardino di rose. Per gli appassionati, da non perdere nemmeno una visita al Botanicka
Zahrada, uno dei
due giardini botanici di Praga, che offre un percorso di profumi, colori e
suggestioni nella flora di mezzo mondo. Particolarmente graditi al pubblico il
giardino giapponese e Fata Morgana, la serra tropicale. La città va però
soprattutto fiera della vigna di Santa Chiara, parte del giardino e patrimonio
storico nazionale, che è un monumento verde al passato di viticoltura della
capitale. Il Pruhonicky Park, ospita l’Istituto di Botanica dell’Accademia delle
Scienze della Repubblica Ceca. Con una collezione di piante autoctone ed
esotiche, per un totale di 1800 taxa, il parco ha grande rilevanza scientifica.
Vi si ammirano dal comune rododendro a specie rarissime. C’è anche un giardino
alpino.
ALTRI
FIORI (ALL’OCCHIELLO) DEL PAESE
Un itinerario verde che si rispetti va però oltre le
cancellate dei giardini metropolitani di Praga e conduce in lungo e in largo
per il Paese. A Kromeriz, per esempio, segnatevi i Kvetna Zaharada, eleganti giardini floreali
realizzati nel XVII secolo su ordine di Carlo II da Liechtenstein e oggi
inseriti nella Lista Unesco. C’è anche il nostro zampino: il giardino barocco
fu influenzato dagli stili olandese e italiano e porta la firma, tra gli altri,
degli architetti Filiberto Lucchesi e Giovanni Pietro Tencalla. L’immagine
simbolo del giardino è la “rotonda” in realtà ottagonale al suo centro, cornice
di insuperabili composizioni floreali e sede di alto pendolo di Foucault che vi
troneggia dal XIX secolo. Imperdibile, poi, la Galleria dei Fiori, colonnato di
quasi 250 metri, interamente affacciato sul parco e decorato internamente con
statue, sculture, busti e pilastri. E’ tra l’altro possibile accedere al tetto
e ammirare il parco dall’alto. Sempre a Kromeriz, anche il Podzamecka
Zahrada, ovvero il
giardino del palazzo arcivescovile. Palazzo e giardino, tra le mete più
visitate della città, sono considerati monumento nazionale e fanno parte del
patrimonio mondiale dell’umanità stilato dall’Unesco. Ben 47 ettari di
capolavoro verde, il giardino si estende dal palazzo arcivescovile al fiume
Moldava. Lo impreziosiscono, tra gli altri, corsi d’acqua, stagni e monumenti
romantici.
Sobrio ed essenziale, il giardino inglese annesso al centro regionale per le
attività ricreative Luzanky a Brno è monumento nazionale. Conserva un interessante
padiglione neorinascimentale. Tra le 150 diverse specie di piante, anche tre
tipiche e peculiari della Moravia. A Kuks, infine, una vera attrazione: il parco
Betlem, conosciuto
anche come il “presepe di Braun”. Una vera e propria galleria a cielo aperto di
statue in pietra, a grandezza naturale e impressionanti nella loro
espressività. Corpi umani e animali scolpiti dallo scalpello di Matyas Bernard
Braun con tanta maestria da sembrare che scaturiscano da soli dalla roccia.
Realizzate direttamente sul posto e senza una progettazione, regalano scene
relative alla vita di Cristo e alla Natività e sfoggiano una spontaneità
straordinaria.
LA’ DOVE L’UOMO NON C’ENTRA. PER
FORTUNA.
Non può infine
mancare un cenno ai grandi parchi nazionali della Repubblica Ceca. Luoghi magnifici dove l’uomo non
ha messo il suo zampino, né per creare né per distruggere. Luoghi da percorrere
scarponcini ai piedi, in rispettoso pellegrinaggio tra capolavori di verde e
roccia disegnati direttamente da Madre Natura.
Il Parco
Nazionale di Sumava,
che ammanta l’omonima catena montuosa lungo il confine sud-orientale della
Repubblica Ceca con Germania e Austria, è stato istituito nel 1991 ma già
dall’anno precedente era stato dichiarato riserva naturale Unesco. Noto anche
com e Parco Nazionale della Selva Boema, è il più vasto del Paese, ma se si
considera anche la limitrofa Foresta Bavarese su suolo tedesco, ecco il più
grande complesso forestale d’Europa. E’ qui, tra le vette della Sumava, che
nasce la Moldava, fiume-orgoglio del Paese. Nel parco si alternano colline
moreniche, torbiere e laghetti glaciali. Solo 3 anni fa, tra l’altro, sono
state riaperte al pubblico alcune zone del parco il cui accesso era vietato
durante il regime comunista, proprio per la vicinanza al confine tedesco.
Queste aree, un tempo frequentate solo da guardie forestali e polizia, si
presentano particolarmente selvagge e affascinanti. Tra le specie rare e
protette, la genziana della Pannonia, il giaggiolo siberiano e la soldanella
montana. Al confine con la Polonia corrono invece i Monti dei Giganti
(Krkonose), la catena montuosa più alta del Paese, sui cui svetta la più alta
cima ceca: il monte Snezka (1.602 m).
Riserva nazionale Unesco, meta ambita
dagli sciatori, il Parco Nazionale dei Monti dei Giganti in estate offre 800 km di percorsi
escursionistici. Ai piedi dei Krknose, nella zona conosciuta come Paradiso
Boemo (geoparco Unesco), riserva la sorpresa delle cosiddette “città di
pietra”, incredibili formazioni di roccia arenaria, uniche in Europa e presenti
anche nel Parco Nazionale della Svizzera Boema, al confine con il parco nazionale
tedesco della Svizzera Sassone. Di recente istituzione, dista un paio d’ore da
Praga e sorge appunto sulla più grande regione arenaria d’Europa. Suo
monumento-simbolo è l’arco naturale di roccia Pravcicka brana. Assai suggestivo
l’Edmund Gorge, una scenografica gola percorribile solo in battello lungo il
fiume che la solca. In Moravia meridionale infine, al confine con l’Austria, il
Parco Nazionale Podyji è il più piccolo del Paese, ma rappresenta un esempio di paesaggio
fluviale ben conservato in Europa Centrale. Caratteristici lo stretto canyon
del fiume Dyje, la ricchezza di flora e fauna, le torbiere e le lande steppose.
Il parco è anche noto per l’incredibile ricchezza di insetti.
COME ARRIVARE
In Aereo
La compagnia aerea di bandiera è Czech Airlines - CSA (www.czechairlines.it ). Praga dall'Italia si raggiunge inoltre con Wizzair (www.wizzair.com ), Wind Jet (www.volawindjet.it), Easy Jet (www.easyjet.com ), Air One (http://flyairone.com ) e Smartwings (www.smartwings.com).
In Auto
Per chi viaggia in automobile la strada più breve passa attraverso il Brennero per poi proseguire verso Innsbruck, Monaco di Baviera e Ratisbona fino alla frontiera. Un secondo itinerario, da preferire nei periodi di affollamento del Brennero, passa per la Svizzera attraverso il valico di Como-Chiasso, prosegue verso il lago di Costanza e passa da Norimberga. Per chi invece deve deve raggiungere Brno – il capoluogo della Moravia, la strada più breve passa da Tarvisio attraversando l'Austria in direzione di Vienna.
Ferrovie Ceche
Una volta arrivati in Repubblica Ceca, il treno è tra i mezzi di trasporto migliori per poter raggiungere le diverse mete all'interno del Paese. Le Ferrovie Ceche (Ceske drahy) dispongono di una fitta rete di collegamenti interni:www.idos.cz
INDIRIZZI UTILI
: Ente Nazionale Ceco per il Turismo Via G. B. Morgagni, 20 – 20129 Milano - Tel. 02 20422467, fax 02 20421185 - info-it@czechtourism.com - www.turismoceco.it
Ambasciata: www.mzv.cz/rome - Istituto culturale ceco http://milano.czechcentres.cz/
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