BATON ROUGE (Louisiana), 3 maggio - Non subiranno accuse federali i due agenti bianchi che nel luglio del 2016 uccisero a Baton Rouge, in Louisiana, il 37enne afroamericano Alton Sterling che vendeva cd per strada, causando un'ondata di proteste in tutto il Paese contro le violenze e i pregiudizi razzisti della polizia. E' stato invece licenziato Roy Oliver, l'agente che sabato ha ucciso un 15enne nero a Dallas sparando contro la sua auto mentre si stava allontanando.
La decisione di non procedere contro i due agenti della Lousiana arriva mentre l'amministrazione Trump è sotto esame per vedere come tratterà i poliziotti in casi di sparatorie a sfondo razziale, su cui l'amministrazione Obama aveva una reputazione aggressiva.
L'uccisione di Sterling era stata catturata da un video diventato poi virale. Il giorno dopo un altro nero, Philando Castile, fu ucciso da un agente in Minnesota dopo essere stato fermato per un controllo della sua auto, dove c'era anche la sua fidanzata, che filmò e trasmise in diretta l'accaduto. L'ondata di proteste aumentò e culminò con la vendetta di un cecchino afroamericano, che uccise cinque poliziotti di Dallas.
Il licenziamento di Roy Oliver - L'agente di Dallas Roy Oliver è stato licenziato dopo aver sparato contro l'auto del 15enne nero mentre si stava allontanando, e non mentre si dirigeva contro la pattuglia come affermato inizialmente dal dipartimento di polizia di Balch Springs. Ad annunciarlo è stato il capo dello stesso dipartimento, Jonathan Haber, spiegando che in base a una indagine interna e alle videocamere dei poliziotti il suo agente ha violato diverse prassi in uso.
La vittima, Jordan Edwards, era salita a bordo di un'auto insieme ad altri quattro teenager per andare via da una festa mentre stava arrivando la polizia dopo una segnalazione per un presunto consumo di alcolici da parte di minorenni. Il poliziotto ha sparato tre colpi contro la vettura che si stava allontanando e uno di questi ha colpito mortalmente alla testa Edwards.
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