venerdì 14 novembre 2014

PREZZI HOTEL, Londra la città europea più cara, New York quella mondiale


ROMA - Prosegue la comparazione tra i prezzi minimi, medi e massimi, espressi in Euro, delle strutture ricettive (hotel, resorts, B&B, agriturismi, appartamenti) nelle principali città italiane, europee e mondiali.
I dati sono rilevati da ProntoHotel, che raccoglie e confronta le tariffe proposte da circa 550 mila strutture sui principali siti di prenotazione “on line” (Booking.com, Expedia, Venere, Getaroom, Laterooms, Easytobook, Hotels.com, HRS.com, Otel.com, Travelnow.com, Agoda, Hotel.info, Hotelclub.com, OctopusTravel.com). Si fa riferimento al costo di una camera doppia standard.

Nel mese di ottobre, Venezia, Londra e Parigi si confermano, nell’ordine, le città europee con i prezzi medi più elevati. In termini di prezzi massimi, Venezia presenta un dato anomalo (metà circa del valore rilevato nei mesi precedenti); Londra rimane sola al primo posto con circa €960, seguita, a distanza da Milano e Parigi.

Nel mondo, svetta New York, aiutata negli ultimi mesi anche da un certo apprezzamento del dollaro. Sia in ottobre che nel mese precedente, si è registrata una tariffa “top” di quasi €1.400 a notte e “media” di poco meno di €400; relativamente alta, a circa €120, anche la tariffa minima; pure Los Angeles ha valori decisamente più alti di quelli delle principali città europee (esclusa Londra per i valori medi).

È piuttosto interessante osservare  la posizione di Sidney e Pechino: in ottobre, la città australiana ha prezzi massimi e medi che la collocano al quinto posto tra tutte le città rilevate in Europa e nel mondo; la capitale cinese, al contrario, rimane relativamente a buon mercato, con una tariffa massima pari a circa un terzo di quella di New York, e  inferiore, ad esempio a quella di Istanbul o di Monaco.
Con l’eccezione di Venezia, le strutture ricettive nelle nostre principali città hanno nel mese di ottobre prezzi medi abbastanza in linea con le altre grandi città europee. Milano, Roma e Firenze sono al di sopra di Istanbul, Berlino, Madrid e Monaco, ma nettamente al di sotto di Parigi e Londra. Napoli e Torino sono invece, molto più convenienti, con valori medi superiori in Europa solo a Budapest e Berlino.

Sul piano dei valori massimi, la competitività di prezzo delle strutture ricettive in gran parte delle città italiane è ancora maggiore; a parte Milano che si colloca al secondo posto in Europa e Firenze al quarto, le altre città hanno valori vicini a quelli più bassi nel campione di città considerato. Roma, addirittura si posiziona al penultimo posto davanti solo a Berlino, peggiorando ulteriormente rispetto a settembre quando era al terz’ultimo posto.

Mentre una buona competitività di prezzo sui valori medi è sicuramente un aspetto positivo, la modesta posizione sulla fascia delle tariffe massime va valutata con attenzione. Rischia, infatti, di indicare la difficoltà a collocarsi nella fascia altissima del turismo internazionale. A riguardo, colpisce la situazione di Roma che sia in ottobre che nei due mesi precedenti mostra un prezzo massimo sistematicamente inferiore a quello di Venezia, Firenze e Milano e sempre pari a meno della metà di quello della città collocata al primo posto. Trova, dunque, ulteriore conferma il grave problema di posizionamento di Roma sul mercato turistico di lusso che per altri versi, tanto sarebbe attratto dalla “città eterna”.

L’analisi delle tariffe minime mostra una varianza dei valori piuttosto limitata, decisamente inferiore a quella osservata per i prezzi medi e massimi. Questa convergenza si osserva addirittura su scala europea: in un campione costituito da nove città (Roma, Firenze, Milano, Torino, Parigi, Londra, Istanbul, Berlino e Monaco), i valori oscillano tra €50 e €79. Nelle principali città italiane (esclusa Venezia), i valori sono ancora più vicini, andando dai €49 di Napoli ai €70 di Roma.

Nel caso delle città italiane, il mese di ottobre mostra prezzi medi e minimi prevalentemente in aumento rispetto a settembre, consolidando quindi l’incremento già osservato lo scorso mese rispetto all’estate. Si conferma, dunque, il fatto che la domanda turistica verso le grandi città è piuttosto anticiclica rispetto a quella più tipicamente estiva.

Nel caso delle capitali europee, l’andamento di ottobre rispetto al mese precedente è più contrastato, ma prevalentemente in diminuzione; i valori rimangono comunque largamente superiori a quelli di agosto, confermando che la domanda turistica verso le grandi città tende ad essere più sostenuta nel periodo  autunnale rispetto a quello estivo.

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