mercoledì 5 novembre 2014

L'infanzia negata e quella che resiste: due mostre fotografiche a TRENTO


TRENTO - L’atrio di palazzo Trentino ospita da domani pomeriggio (6 novembre) due mostre fotografiche promosse dal Cesvi con il patrocinio del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, con lo scopo di promuovere l'educazione e la consapevolezza pubblica alla solidarietà internazionale.
“Workers: Storia di infanzia negata” con fotografie di Cristina Francesconi.

Il progetto espositivo mostra in maniera vivida e toccante la drammatica realtà dello sfruttamento del lavoro minorile. Qui, il resoconto di Cristina diventa incalzante e si sdoppia per offrire due piani di visione. Da una parte i sogni proiettati sulle pareti colorate. Dall’altra la denuncia di una verità che non può più restare segreta: l’impiego dei bambini nell’accattonaggio o, addirittura,  l’utilizzo di bambini soldato, la prostituzione infantile e il traffico di droga.  Messe in parete, le stampe di questo reportage restituiscono lo sforzo quotidiano della ricostruzione interiore. Tutti i ragazzi sono proposti nell’intento di vivere, orgogliosi di poter  organizzare al meglio possibile la loro esistenza. 

“Let them play” con fotografie di Giovanni Diffidenti. 

Venti scatti per raccontare i diritti dei bambini. Un viaggio intorno al mondo che, rovesciando molti luoghi comuni, offre un volto diverso della povertà senza dimenticarne gli aspetti più duri. Sorprendentemente, è dai poveri che possiamo recuperare il senso più profondo della creatività: nello sport, nella danza, nelle tradizioni, nel teatro, nella musica, nel gioco.
Le tre grandi Case del Sorriso di Cesvi in India  offrono accoglienza, supporto e formazione ai bambini che provengono da situazioni familiari disagiate, allontanandoli dalla sfruttamento di cui troppo spesso sono vittime. I dati ILOparlano di 8,6 milioni di bambini dai 5 ai 14 anni impiegati, a diversi livelli, in attività lavorative solo in India.

Nessun commento:

Posta un commento