giovedì 21 agosto 2014

Tunisia e Egitto chiudono gli aeroporti ai voli libici, mentre riprende l'export di petrolio

La prima petroliera (italiana) lascia il terminal di Sidra
TRIPOLI - voli da alcuni aeroporti libici sono stati banditi dallo sbarco in Tunisia, e la stessa cosa è avvenuta per il CairoC'era stata confusione in Libia nella prima parte della giornata con voci  sewcondo le quali che tutto lo spazio aereo libico era stato chiuso. Poi è stato riferito che solo i voli in Tunisia e in Egitto erano stati vietati. Le autorità tunisine hanno confermato che la Tunisia aveva chiuso il suo spazio aereo ai voli libici in particolare provenienti dagli aeroporti di Mitiga, Misurata e Sirte. Il divieto di volo comprende voli di ambulanze aeree libiche.
Non vi è alcun divieto sui voli provenienti dai Labrak e Tobruk.. L'implicazione che deve trarre è che gli aeroporti Labrak e Tobruk sono ancora sotto il controllo dello Stato centrale, mentre Mitiga, Misurata e Sirte non lo sono. Afriquiyia e l'aeroporto di Mitiga hanno confermato che lo spazio aereo libico rimane aperto e tutti gli altri voli per altre destinazioni funzionano normalmente. Questi divieti di volo sono stati segnalati come "temporanea" e per "motivi di sicurezza".
Una misura  che avviene proprio nel giorno in cui  è ripreso l'export di petrolio dall'est della Libia dopo un anno di blocco a causa dell'instabilità nel Paese. La petroliera italiana Maria Bottiglieri, scrive l'agenzia egiziana Mena, è partita dal terminal di Sidra. La nave, che opera per conto di una compagnia austriaca, è diretta al porto di Trieste. Un'altra petroliera effettuerà un trasporto per conto di Tamoil, sempre via Italia.
Allo stesso tempo, si rinnovano i casi di giustizia sommaria. Un cittadino egiziano - accusato di omicidio - è stato giustiziato in pubblico a Derna, nell'Ovest della Libia. Lo riferisce il Libya Herald secondo cui l'esecuzione - tenutasi in un campo da calcio - è avvenuta per mano del Consiglio islamico della gioventù di Derna. Si tratterebbe della seconda esecuzione da parte dello stesso gruppo. Il 27 luglio, il Consiglio aveva infatti già messo a morte due uomini, un'egiziano e un libico. Quest'ultima uccisione è stata diffusa su Youtube con un video: l'uomo è circondato da circa 40 membri della Gioventù islamica, la maggior parte dei quali porta con sé fucili Kalashnikov e indossa maschere e distintivi militari e bandiere nere. L'esecuzione inizia con suoni di canti e applausi.

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