domenica 18 giugno 2017

PORTOGALLO Sono almeno 62 i morti nella foresta bruciata


LISBONA, 18 giugno - Il Portogallo si è svegliato oggi in un incubo davanti alle immagini apocalittiche lasciate dietro di sé dal violento incendio che ha devastato le foreste attorno a Pedrogao Grande, 160 km a nord di Lisbona, facendo almeno 62 morti, molti dei quali carbonizzati nelle auto, e 59 feriti 5 dei quali gravi. I 700 pompieri impegnati nella lotta contro le fiamme attive ancora su quattro fronti, due ancora violenti, questa mattina hanno trovato i cadaveri di 30 persone ancora rinchiusi nelle auto distrutte dalle fiamme. Altri sono stati uccisi mentre cercavano di fuggire a piedi. Famiglie intere sono morte così. Il governo di Lisbona ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
In due auto ferme in mezzo ad una strada in un bosco sono stati trovati i cadaveri di 9 adulti e di due bambini. La polizia giudiziaria ha escluso che ci sia una mano criminale dietro a questa tragedia. L'incendio sarebbe divampato a causa di un fulmine caduto su un albero, in mezzo ad una vegetazione secca per la mancanza di pioggia da giorni. La diffusione fulminea delle fiamme è stata propiziata dalle alte temperature, sui 40 gradi, e da venti violenti fino a 200 chilometri all'ora. Il Papa questa mattina all'Angelus ha espresso vicinanza "al caro popolo portoghese" ed ha invitato i fedeli a pregare in silenzio per le vittime.

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