LONDRA, 30 giugno - Oggi saranno disattivati i macchinari che tengono in vita il piccolo Charlie Gard, il bimbo di dieci mesi ricoverato a Londra per una rara malattia che, secondo i medici, è incurabile e lo fa soffrire troppo. Lo hanno annunciato i suoi genitori, Chris Gard e Connie Yates, che hanno perso la battaglia legale arrivata fino alla Corte europea dei diritti umani per portare a proprie spese il bimbo negli Usa e sottoporlo a una cura sperimentale.
In un post pubblicato su Facebook, la coppia ha raccontato che sta trascorrendo le "ultime ore preziose" in compagnia del figlio. "Non siamo autorizzati a scegliere se nostro figlio viva e non siamo autorizzati a scegliere quando o dove Charlie muoia", hanno scritto i genitori. "Noi e cosa più importante Charlie siamo rimasti profondamente delusi durante questo intero percorso. Charlie morirà sapendo che è stato amato da migliaia di persone... grazie a tutti per il vostro sostegno".
Martedì la Corte europea per i diritti umani ha respinto l'appello di Gard e Yates per autorizzare Charlie a sottoporsi a una terapia sperimentale negli Stati Uniti, bocciano l'ultimo appiglio legale per la famiglia. La sentenza ha inoltre revocato un'ingiunzione di tribunale, in base alla quale ai medici dell'ospedale Great Ormond Street a Londra era chiesto di mantenere in funzione i macchinari che consentivano a Charlie di vivere.
L'ospedale ha fatto sapere che non "affretterà cambi nei protocolli di cura di Charlie" e che ogni cambiamento alla terapia comprenderà una "meticolosa pianificazione e discussione". I genitori del neonato hanno però contestato ai medici di aver bloccato la loro volontà di riportare il figlio a casa prima che morisse.
Nessun commento:
Posta un commento