Le terme di Bibione |
VICENZA - Nel
Veneto insiste il più grande bacino termale europeo, quello dei Colli Euganei,
famoso nel mondo soprattutto per i suoi fanghi curativi. Accanto a questa
realtà termale, tuttavia, ce n’è un'altra, disseminata nel resto del
territorio, che potrebbe essere definita minore, sulla quale la Regione ha
deciso di puntare per proporre ai suoi potenziali ospiti una offerta in più,
dove si incrociano proprietà terapeutiche, benessere, riposo, ambiente e
visitazione della straordinaria realtà turistica del territorio. Solo le “Terme
d’acqua”, il cui progetto operativo, che diventa parte integrante delle azioni
promozionali regionali, è stato presentato oggi nella sede della Provincia di
Vicenza, dall’assessore regionale al turismo, affiancato dal vicepresidente
dell’amministrazione provinciale e, madrina d’eccezione, la giornalista RAI
Eleonora Daniele, presenti i rappresentanti di tutte le realtà termali
interessate.
Le
“terme d’acqua”, così chiamate proprio per distinguerle dalle “terme del fango”
euganee, sono acque calde o con proprietà terapeutiche che sgorgano a Bibione e
Salzano in provincia di Venezia, a Bardolino, a Lazise e a Caldiero nel
veronese, a Comelico Superiore e Calalzo di Cadore nelle Dolomiti Bellunesi e a
Recoaro sotto le Piccole Dolomiti vicentine. Queste realtà verranno presentate
in tutte le maggiori rassegne fieristiche nazionali e internazionali dedicate
all’economia dell’ospitalità dove il Veneto sarà presente. A questo scopo sono
stati realizzati un filmato di presentazione, spot e una completa brochure, in
italiano, tedesco e inglese.
Il
progetto sulle Terme d’Acqua del Veneto – ha ricordato l’assessore regionale –
nasce come “sussidiario” rispetto al progetto interregionale sulle terme
italiane, cui il Veneto ha partecipato assieme ad altre dieci Regioni italiane.
Abbiamo messo da parte delle risorse che, nel novembre scorso, abbiamo
indirizzato appunto al “Progetto a regia regionale di comunicazione,
valorizzazione e promozione commerciale delle attività turistiche di Recoaro
Terme e delle atre terme d’acqua del Veneto”. Oggi presentiamo i risultati di
questo lavoro, che è non un punto di arrivo ma il punto di partenza per
proporre al mercato turistico un’offerta che non si era mai organizzata
unitariamente e che era spesso rimasta in ombra o affidata ad iniziative
locali.
La
realizzazione del progetto in questione è stata affidata al coordinamento del
Consorzio di promozione turistica “Vicenza è”, per il quale oggi era presente
Wladimiro Riva, ed è stato finanziato con circa 468 mila euro complessivi, dei
quali un quarto di derivazione regionale e il resto di derivazione statale
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