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domenica 6 aprile 2014

Turismo verde in Italia: nel 2013 29 milioni di presenze e 2,4 miliardi di spesa



ROMA -  Nelle destinazioni verdi le imprese ricettive italiane hanno registrato nel 2013 una media di occupazione camere del 36,9% contro una media Italia del 42,5. Lo riferisce Impresa Turismo di aprile. Ad incidere sulle vendite sono i risultati dei mesi estivi: a giugno la media di occupazione si attesta a 40,2%, nel mese di luglio a 54,2% con il picco nel mese di agosto quando gli operatori nelle destinazioni della natura vendono il 64,4%  delle camere disponibili, l’estate si chiude con il 45,8% di camere vendute nel mese di settembre.
Rispetto al 2012 si registra un saldo del +2% nelle vendite in linea con il dato medio nazionale.
Considerando sia i turisti che alloggiano nelle strutture ricettive che in abitazioni private nel 2013 il turismo della natura ha accolto il 4,5% dei turisti italiani e stranieri che hanno soggiornato nelle destinazioni italiane pari a quasi 29 milioni di presenze. Turisti che hanno generato sul territorio una spesa media procapite di circa 72 euro al giorno per un impatto economico di 2,4 miliardi (3,3% del totale).
Un’incidenza, quella del prodotto “natura”, che registra negli anni un andamento altalenante, infatti, nonostante sia in contrazione rispetto al 2012 (7,2%) recupera sul 2011 (3,6%).
Ma chi sono i turisti che scelgono di soggiornare nelle destinazioni della natura? quali le motivazioni e i canali che influenzano la scelta del soggiorno nelle destinazioni “verdi” italiane?

Gli italiani

Per il 3,7% dei turisti italiani in vacanza sul territorio la scelta del soggiorno ricade sulle destinazioni di interesse naturalistico, quota più contenuta nel confronto con il 2012 (5,4%).
A motivare i turisti italiani verso queste località è la volontà di assistere ad un evento, in alcuni casi simbolo della cultura locale (in media il 10,7%) oltre che i sapori dei piatti tipici (interessi enogastronomici per il 9,7%). Altrettanto importante è anche il lato pratico e quindi, la raggiungibilità della destinazione (9,7%).
L’influenza del passaparola nella fase di scelta di una vacanza è fondamentale e riguarda oltre la metà dei turisti (53,2%) i quali si lasciano trascinare anche dalle esperienze positive che hanno vissuto in passato in queste località (29,3%). Il canale web determina il 18% delle scelte, sia come tramite di informazioni (8,8%) che di offerte (6%).
Una volta sul territorio i turisti italiani hanno l’opportunità di degustare i prodotti enogastronomici locali (49,5%), in primo piano tra le attività svolte in vacanza, seguito dalle escursioni e gite effettuate sul territorio e nei suoi dintorni (42,3%). I turisti alternano diverse attività: fanno sport (20,5%), si dedicano allo shopping generico (14,5%) oltre che all’acquisto di prodotti dell’artigianato locale (12,8%) e assistono a spettacoli musicali (13,7%).
L’offerta turistica viene giudicata nel complesso con un 8,1, una valutazione positiva che, nello specifico, passa dal 7,6 attribuito alle strutture ricettive al 7,9 alla ristorazione che eccelle per l’attenzione alla sostenibilità (8,2) alla qualità (8,1) e al legame dell’offerta dei piatti con le tipicità del territorio (8). 
I turisti italiani spendono 89 euro per raggiungere la località (viaggio A/R), 48 euro per l’alloggio e 74 euro per gli acquisti in loco.

Gli stranieri

Le destinazioni naturalistiche in Italia sono la scelta del 5,4% dei turisti stranieri che soggiornano sul nostro territorio (peso in contrazione dal 9,4% dello scorso anno).
I turisti sono attratti dalla possibilità di assistere a qualche evento (anche di natura culturale) nel 13,1% dei casi, confermando anche in queste località il ruolo del patrimonio culturale: il 12,7% sceglie il soggiorno sulla base della presenza di ricchezze storico-artistiche.
Anche sugli stranieri il peso del passaparola ha una funzione determinante ed in grado di incidere sul 45,4% delle scelte. La facilità di accesso a contenuti e informazioni tramite Internet (18,6%) ha, tuttavia, il suo ruolo per chi proviene da altri Paesi con una media del 28,1% che si affida al web in questa fase.
Fortemente curiosi di scoprire il territorio i turisti stranieri trascorrono il soggiorno tra escursioni e gite (55,8%), dedicandosi nel 34,8% dei casi anche alla degustazione dei piatti tipici. Il binomio sport e shopping è una costante per chi viene dall’estero coinvolgendo, rispettivamente il 16% ed il 13,7% della domanda.
I turisti stranieri valutano l’offerta turistica con un punteggio sintetico di 7,9 (più contenuto rispetto ad altre località) trovando nella destinazione stessa alcuni punti di forza legati alla sua gente, cordiale ed ospitale (8) o alla facilità riscontrata nel raggiungere la località di soggiorno (8,1).
I costi per il viaggio A/R si attestano su una media di 220 euro che passano dai 160 euro spesi dagli europei ai 1.063 euro per gli extraeuropei. La spesa dell’alloggio oscilla, invece, dai 49 euro degli europei ai 77 euro degli extraeuropei mentre rispetto alla spesa effettuata in loco, per beni extra, si segnala una differenza di quasi 25 euro tra europei (68 euro) ed extraeuropei (92 euro).



sabato 22 settembre 2012

E' nelle Out Islands in futuro dll'ecoturismo delle Bahamas



MILANO - "E’ a Paradise Island ed a Grand Bahama che si concentra il turismo. Ora vogliamo promuovere maggiormente le Out Islands, è lì che ci sarà lo sviluppo futuro delle Bahamas”. A parlare è Ellison Tommy Thompson, deputy director general del Bahamas Ministry of Tourism, IERIi a Milano. Dal 1958 le isole Bahamas hanno posto attenzione alla preservazione dell’ambiente e della biodiversità, tanto che risale a quella data l’istituzione dell’Exuma Cays Land & Sea Park come area protetta. Oggi sono 27 i parchi e le aree marine protette, per un totale di circa il 20% del territorio.
E nei primi mesi del 2013 proprio queste acque diventeranno oggetto di studio di una spedizione di due settimane a bordo della barca a vela dell’eco-scrittore Alfredo Giacon. Ci saranno gli studenti dell’Università di Padova ed i “colleghi” del College of Bahamas.
Tutte le Bahamas Out Islands vantano abbondanti bellezze naturali, ma Andros, la più grande ma anche per la maggior parte la più scarsamente scarsamente sviluppata di tutte le Bahamas, è il re delle esperienze naturali superlativi. E 'un luogo ideale per una rilassante vacanza in spiaggia, ma anche  per ecotravelers, canoisti, bird watching, escursionisti, snorkeling, subacquei e pescatori.
Le Abacos sono invece notissime dai velisti di tutto il mondo e le destinazioni di navigazione grazie al suo mare calmo, circondata da isole affascinanti, ognuna delle quali merita una visita. Con pittoresche cittadine coloniali, tre campi da golf, chilometri e chilometri di spiagge stellari, grande pesca e le immersioni, e una splendida selezione di hotel e resort, ristoranti e bar,  le Abacos sono la destinazione di vacanza più completa nelle Bahamas Out Island. Le altre meravigliose isole più importanti  sono Berry, Bimini, Cat Island, Crooked Island, Eleuthera, le Exumas, Harbour Island, Long Island. Le isole sono generalmente basse e piatte. Il punto più alto di tutto l'arcipelago, a Cat Island, si trova a soli 206 metri sul livello del mare. Fatta eccezione per Andros,  non ci sono fiumi o torrenti. 
Lontana dalle vivaci strade e dalle attrazioni turistiche di Nassau e Freeport, il resto della popolazione delle Bahamas, circa 40.000 persone, svolgere la loro vita quotidiana, tra pesca e agricoltura, in  piccole città e villaggi da un capo all'altro della catena di isole. Ognuna di esse è una terra piccola di dune e rocce, erba del mare, gigli ragno, Seagrape, mangrovie, casuarina e palme. Ognuna di esse è una terra di infinite spiagge, piccole baie e insenature rocciose, dove vivono le famiglie colorate del mare.