CERNOBBIO, 2 settembre - L'Italia prosegue la sua lunga marcia. Lo afferma Matteo Renzi parlando a Cernobbio al convegno dello studio Ambrosetti del Pil. Renzi ha tra l'altro detto che la politica deve proporsi come luogo della speranza.
"Il 2016 si chiuderà meglio del 2015 che si è chiuso meglio del 2014, del 2013 e del 2012, questo è un risultato inoppugnabile", ha aggiunto il premier, sottolineando: "Siamo andati meglio ma non ho bisogno di un sondaggio per dire che questo meglio non basta". "Non siamo nel gruppo di testa", ha detto Renzi rilevando: "Abbiamo recuperato il gruppo ma c'è ancora molto da fare".
Il premier ha toccato anche il tema del referendum costituzionale, affermando che se "vince il no, non c'è l'invasione delle cavallette, non c'è la fine del mondo: resta tutto così". "Se vince il sì, come credo, l'Italia sarà un Paese più facile". Renzi ha ammesso che sulla consultazione "c'è stato un eccesso di toni per responsabilità diverse, anche mie"
''Il Pil è in crescita. Questo è il mio commento'', ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, prima del suo intervento al forum Ambrosetti. "Il problema della crescita globale sembra ancora lontano dall'essere risolto. Le cause della bassa crescita sono più profonde e più complesse di quello che possiamo pensare". La legge di stabilità avrà "spazi e risorse disponibili per la crescita". Pier Carlo Padoan sottolinea come le misure concrete sono ancora da "definire perché siano efficienti". "La legge di bilancio - afferma - di cui abbiamo cambiato la struttura ed il nome in legge di stabilità, sarà presentata ad ottobre e conferma gli obiettivi di politica economica del governo fin qui adottati". Padoan li ha riassunti in "sostegno alla finanza pubblica e sostegno alla crescita".
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