FRANCOFORTE, 3 dicembre - La Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. L'istituto ha tagliato i tassi dei depositi a -0,30% dal precedente -0,20%. La Bce rafforza il quantitative easing: gli acquisti di titoli di Stato, previsti inizialmente fino a settembre 2016, andranno avanti "fino a marzo 2017 o comunque finché necessario". Lo ha detto il presidente Mario Draghi sottolineando che la Bce comprerà anche titoli di debito emessi dagli enti locali nell'ambito del quantitative easing. "Posso escludere tassativamente qualsiasi ipotesi di finanziamento monetario anche perché sarebbero obbligati a comunicarlo alla Bce", ha detto Draghi rispondendo alla domanda di un giornalista che citava dati di un'agenzia secondo cui le singole banche centrali nazionali di Italia e Francia stessero acquistando quantitativi notevoli di debito pubblico dei rispettivi Paesi. "Le banche centrali nazionali decidono la loro politica d'investimento, ognuna ne ha una e non non abbiamo alcuna competenze in merito" alle loro scelte, ha aggiunto. La Bce reinvestirà il capitale in scadenza dei bond acquistati e questo reinvestimento andrà oltre marzo 2017, data in cui è previsto attualmente la fine del quantitative easing. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, aggiungendo che l'impegno a comprare anche oltre marzo 2017 "non è affatto" equivalente a un 'qe' senza scadenza.
giovedì 3 dicembre 2015
DRAGHI, acquisti dei titoli di stato da parte del Bce fino a marzo 2017
FRANCOFORTE, 3 dicembre - La Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. L'istituto ha tagliato i tassi dei depositi a -0,30% dal precedente -0,20%. La Bce rafforza il quantitative easing: gli acquisti di titoli di Stato, previsti inizialmente fino a settembre 2016, andranno avanti "fino a marzo 2017 o comunque finché necessario". Lo ha detto il presidente Mario Draghi sottolineando che la Bce comprerà anche titoli di debito emessi dagli enti locali nell'ambito del quantitative easing. "Posso escludere tassativamente qualsiasi ipotesi di finanziamento monetario anche perché sarebbero obbligati a comunicarlo alla Bce", ha detto Draghi rispondendo alla domanda di un giornalista che citava dati di un'agenzia secondo cui le singole banche centrali nazionali di Italia e Francia stessero acquistando quantitativi notevoli di debito pubblico dei rispettivi Paesi. "Le banche centrali nazionali decidono la loro politica d'investimento, ognuna ne ha una e non non abbiamo alcuna competenze in merito" alle loro scelte, ha aggiunto. La Bce reinvestirà il capitale in scadenza dei bond acquistati e questo reinvestimento andrà oltre marzo 2017, data in cui è previsto attualmente la fine del quantitative easing. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, aggiungendo che l'impegno a comprare anche oltre marzo 2017 "non è affatto" equivalente a un 'qe' senza scadenza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento