MONACO DI BAVIERA, 12 febbraio - Al termine di una notte di trattative è stato raggiunto a Monaco l'accordo sulla Siria: le ostilità dovranno cessare entro 7 giorni mentre fin da subito dovrà essere garantito l'accesso agli aiuti umanitari. E' quanto prevede il documento approvato dell'International Syria Support Group, come confermato dal segretario di Stato Usa, John Kerry. Presto una task force Onu per gli interventi. Russia: "Terroristi esclusi da tregua, la lotta continua". "I membri dell'Issg si impegnano a esercitare la loro influenza per una immediata e significativa riduzione delle violenze che porti alla fine delle ostilità in tutta la nazione entro una settimana", si legge nell'atto finale.
"Guerra avvantaggia solo estremismo" - "Più a lungo dura la guerra più ne approfittano gli estremisti", ha spiegato Kerry, sottolineando come tutti abbiano capito la grande importanza di questo momento. "Ci sono stati dei progressi e questo migliorerà la vita quotidiana dei siriani".
Il gruppo internazionale di sostegno alla Siria è stato costituito nel mese di novembre, poco dopo l'inizio dei colloqui di pace a Vienna, per risolvere la crisi siriana.
Task force Onu per garantire aiuti - L'Onu venerdì alle 16 riunirà a Ginevra una task force umanitaria composta da membri del gruppo di sostegno alla Siria, a cui verrà sottoposto un piano delle Nazioni Unite di interventi umanitari.
Gentiloni: accordo riaccende la speranza - "Aiuti umanitari entro domenica e una settimana per fine ostilità. La nottata diplomatica qui a Monaco ha riacceso la speranza": il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato così, sul suo account Twitter, l'accordo sulla Siria raggiunto la notte scorsa a Monaco.
Lavrov: "Basta accuse a Mosca" - A margine dell'incontro di Monaco, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha difeso Mosca: "I russi sono colpiti da mesi da accuse senza fondamento. E' solo propaganda. Era un sistema tipico dell'Unione Sovietica, noi l'abbiamo abbandonato ma ci sono molte manifestazioni di trend del genere nei media di altri Paesi". Poi ha aggiunto: "Invece di puntare il dito contro, bisognerebbe dire che abbiamo un nemico comune e trovare soluzioni".
"Terroristi esclusi dalla tregua, la lotta continua" - "I gruppi terroristici sono stati chiaramente esclusi dal cessate il fuoco: noi continueremo dunque a combattere i terroristi al fianco del governo siriano - ha spiegato Lavrov -. "Ci aspettiamo che finalmente gli americani cooperino con noi dal punto di vista militare e che questo avvicini l'obiettivo prefissato dal presidente Putin: la creazione di un vero fronte comune nella lotta contro il terrorismo".
Siria, opposizione: "Su cessate fuoco decideranno i combattenti" - "Saranno le fazioni combattenti" dei ribelli siriani a dire l'ultima parola sull'accordo per la Siria. A riferirlo è un membro della delegazione dell'opposizione siriana. "Il progetto di una tregua provvisoria per porre fine alle azioni ostili sarà esaminato con le fazioni combattenti sul terreno", ha detto George Sabra membro della Alto Consiglio per i negoziati dell'opposizione presente a Monaco, come riporta il quotidiano panarabo al Qusds al Arabi.
Istituto ricerca: 470mila uccisi in 5 anni - E' di quasi mezzo milione di siriani uccisi il bilancio di cinque anni di violenze in Siria, circa il doppio di quanto documentato un anno e mezzo fa dall'Onu. Lo si apprende dal rapporto aggiornato di un autorevole think tank siriano indipendente, il Syrian Center for Policy Research (Scpr) basato a Beirut.
Gentiloni: "Niente truppe di terra" - Certamente l'Italia non invierà truppe di terra in Siria perché non è questa la soluzione del problema. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sottolineando che comunque "rispettiamo le decisioni di tutti". "Se altri Paesi, come l'Arabia Saudita, immaginano di inviare forze speciali sul terreno sarà una loro scelta", ha aggiunto.
"Guerra avvantaggia solo estremismo" - "Più a lungo dura la guerra più ne approfittano gli estremisti", ha spiegato Kerry, sottolineando come tutti abbiano capito la grande importanza di questo momento. "Ci sono stati dei progressi e questo migliorerà la vita quotidiana dei siriani".
Il gruppo internazionale di sostegno alla Siria è stato costituito nel mese di novembre, poco dopo l'inizio dei colloqui di pace a Vienna, per risolvere la crisi siriana.
Task force Onu per garantire aiuti - L'Onu venerdì alle 16 riunirà a Ginevra una task force umanitaria composta da membri del gruppo di sostegno alla Siria, a cui verrà sottoposto un piano delle Nazioni Unite di interventi umanitari.
Gentiloni: accordo riaccende la speranza - "Aiuti umanitari entro domenica e una settimana per fine ostilità. La nottata diplomatica qui a Monaco ha riacceso la speranza": il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato così, sul suo account Twitter, l'accordo sulla Siria raggiunto la notte scorsa a Monaco.
Lavrov: "Basta accuse a Mosca" - A margine dell'incontro di Monaco, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha difeso Mosca: "I russi sono colpiti da mesi da accuse senza fondamento. E' solo propaganda. Era un sistema tipico dell'Unione Sovietica, noi l'abbiamo abbandonato ma ci sono molte manifestazioni di trend del genere nei media di altri Paesi". Poi ha aggiunto: "Invece di puntare il dito contro, bisognerebbe dire che abbiamo un nemico comune e trovare soluzioni".
"Terroristi esclusi dalla tregua, la lotta continua" - "I gruppi terroristici sono stati chiaramente esclusi dal cessate il fuoco: noi continueremo dunque a combattere i terroristi al fianco del governo siriano - ha spiegato Lavrov -. "Ci aspettiamo che finalmente gli americani cooperino con noi dal punto di vista militare e che questo avvicini l'obiettivo prefissato dal presidente Putin: la creazione di un vero fronte comune nella lotta contro il terrorismo".
Siria, opposizione: "Su cessate fuoco decideranno i combattenti" - "Saranno le fazioni combattenti" dei ribelli siriani a dire l'ultima parola sull'accordo per la Siria. A riferirlo è un membro della delegazione dell'opposizione siriana. "Il progetto di una tregua provvisoria per porre fine alle azioni ostili sarà esaminato con le fazioni combattenti sul terreno", ha detto George Sabra membro della Alto Consiglio per i negoziati dell'opposizione presente a Monaco, come riporta il quotidiano panarabo al Qusds al Arabi.
Istituto ricerca: 470mila uccisi in 5 anni - E' di quasi mezzo milione di siriani uccisi il bilancio di cinque anni di violenze in Siria, circa il doppio di quanto documentato un anno e mezzo fa dall'Onu. Lo si apprende dal rapporto aggiornato di un autorevole think tank siriano indipendente, il Syrian Center for Policy Research (Scpr) basato a Beirut.
Gentiloni: "Niente truppe di terra" - Certamente l'Italia non invierà truppe di terra in Siria perché non è questa la soluzione del problema. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sottolineando che comunque "rispettiamo le decisioni di tutti". "Se altri Paesi, come l'Arabia Saudita, immaginano di inviare forze speciali sul terreno sarà una loro scelta", ha aggiunto.
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