martedì 19 maggio 2015

Si dimette il presidente di Ferrovie Nord Milano, accusato di peculato e truffa



MILANO, 19 maggio - Si è dimesso Norberto Achille, presidente di Ferrovie Nord Milano, società ferroviaria quotata a Piazza Affari e controllata al 57,57% dalla Regione Lombardia, al 14,7% dalle Fs e al 3,74% dal Gruppo Gavio. La decisione è stata presa, si spiega una nota, dopo che Achille è stato iscritto nel registro degli indagati per peculato e truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico.
Norberto Achille, è indagato con l'ipotesi di reato di peculato e truffa aggravata per il periodo 2008-2014. Il danno totale all'azienda Fnm ammonterebbe a 600mila euro. Secondo la Procura di Milano, Achille avrebbe acquistato un abbonamento pay tv, capi d'abbigliamento e scommesse sportive, avrebbe ceduto a moglie e figlio schede telefoniche intestate alla società e auto aziendali, accollando all'azienda persino le multe.
Norberto Achille nasce a Carate Brianza il 13 aprile 1944. Nel 1970 si laurea al Politecnico di Milano in ingegneria industriale con specializzazione in aeronautica spaziale; nel 1974 consegue il master in Business Administration presso la Warton School di Philadelphia e nel 1992 il master in Executive Management presso la Motorola University di Chicago. Gli esordi professionali vedono Norberto Achille responsabile della Direzione Materiali di Agusta Elicotteri dal 1971 al 1978, anno in cui assume la Direzione Approvvigionamenti di Fiat Trattori. Nel 1984 è nominato direttore centrale Materiali, oltre che membro del comitato esecutivo di Alfa Romeo, e nel 1988 direttore generale di Italtractor (Gruppo Finmeccanica). Dal 1992 al 1997 sviluppa il vertice della sua crescita professionale in ABB SPA come vice presidente esecutivo e amministratore delegato. All'inizio del 1997 decide di passare alla Pubblica Amministrazione dove ricopre la carica di Assessore ai Trasporti e alla Mobilità del Comune di Milano, incarico che lascerà nel 1998 per assumere la presidenza di Ferrovie Nord Milano e di FNM Esercizio. Oggi era presidente della holding e Amministratore delegato di Nord Energia.

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