martedì 30 settembre 2014

VENEZUELA: italiano ucciso con sei colpi di pistola al petto

Cristiano Vecchiatini nella sua pizzeria
CARACAS - Cristiano Vecchiatini, 42 anni di Tresigallo (Ferrara), è stato ucciso con sei colpi di pistola al petto, davanti alla porta di casa, a pochi metri dalla moglie e dai figli. E' successo venerdì a Guanare, in Venezuela, dove la vittima gestiva una pizzeria dal 2006. Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di una vendetta dopo un diverbio. La moglie ha riferito di aver visto una moto fuggire e il marito riverso in una pozza di sangue. La moglie, venezuelana, ha detto di aver visto rientrare Vecchiatini verso le 21. Poco dopo hanno suonato alla porta, lui è andato ad aprire ed è stato ucciso con sei colpi di pistola. La famiglia si è attivata per riportare la salma in Italia per la sepoltura in paese.

Guanare è la capitale della regione Portuguesa. Fondata nel 1591, ha 155.000 abitanti e si trova al centro di una ricca zona agricolaLa città è nota per essere situata non lontano dal luogo dove, nel 1651, apparve la Vergine di Coromoto (Virgen de Coromoto), patrona del Venezuela e venerata in tutta la zona dei Caraibi di lingua spagnola. Per tale motivo il motto di Guanare è: Capitale spirituale del VenezuelaNegli anni cinquanta si insediarono nell'area agricola della città alcune migliaia di italiani, emigrati nel secondo dopoguerra in una zona a programmazione agricola statale (chiamata "Colonia Turen"). Molti di loro hanno attualmente fiorenti aziende agricole intorno a Guanare.
Attualmente a Guanare ci sono circa 2700 italiani (circa il 10% della popolazione).


BORSA, chiusura ok: +1,78%

MILANO - Piazza Affari chiude in deciso rialzo. Il Ftse Mib segna un 1,78% a 20.892 punti.

CONCORDIA, Domnica racconta: Schettino si apprestava a scappare in elicottero (che non arrivò)



MILANO - "La notte del naufragio della Concordia, mentre i passeggeri si accalcavano sui ponti più bassi per salire su una scialuppa, Francesco Schettino andò sul ponte 11 "per aspettare un elicottero che ci portasse via". Lo racconta Domnica Cemortan a Oggi.it dopo lo scadere dell'ultimatum lanciato dalla moldava al comandante. "Nessuno parlò dell'arrivo di un elicottero, ma mentre eravamo lì, aveva un'aria impaziente come se aspettasse qualcosa". Domnica Cemortan fa luce sullo svolgimento dei fatti avvenuti la notte del 13 gennaio 2012 a bordo della Costa Concordia. Ai microfoni di Oggi.it confessa: "Subito dopo l’impatto Schettino si fece raggiungere in plancia da Ciro Onorato, maitre di bordo, che non dimentichiamolo, è fratello di Gianni, che all'epoca era direttore generale di Costa Crociere. Schettino era sempre al telefono. Parlava con qualcuno, ma non capivo cosa dicesse. Dopo aver dato l’ordine di abbandonare la nave, chiese a me e a Ciro di seguirlo sul ponte 11. Sinceramente non capivo. Perché andare lassù?".
Domnica ricorda molto bene che sul ponte 11 "il comandante aveva un'aria impaziente, continuava a guardarsi in giro, come se aspettasse qualcosa. A un certo punto disse: “Ma qui non ci vede nessuno!”. Il riferimento mi è sembrato inequivocabile. Chi mai doveva vederci di notte in cima alla nave? Da sotto nessuno ci poteva vedere. Evidentemente era dall'alto che dovevamo renderci visibili".
Dopo una ventina di minuti, però, la giovane moldava racconta che "arrivò una telefonata a Schettino e quando la interruppe gli chiesi se stava arrivando un elicottero, ma lui rispose che i piani erano cambiati e dovevamo tornare giù, ai ponti inferiori".

CSM, Legnini eletto vicepresidente, Teresa Bene ineleggibile

Giovanni Legnini
ROMA - Giovanni Legnini, 55 anni, già sottosegretario all'Economia nel governo Renzi, è il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. L'elezione da parte del plenum del Csm è avvenuta a larga maggioranza con 20 voti a favore. Sposato con due figli, avvocato cassazionista specializzato in diritto delle imprese e della Pubblica amministrazione, Legnini ha fatto parte anche dell'esecutivo Letta.
Ineleggibile: così il plenum del Csm, nella sua prima riunione presieduta dal capo dello Stato, ha dichiarato Teresa Bene, che il Parlamento in seduta comune aveva indicato tra i componenti laici di Palazzo dei marescialli in quota Pd. La Bene non poteva vantare 15 anni di avvocato, né il titolo di professore, come richiesto dalle norme. Ora le Camere dovranno provvedere alla sua sostituzione. "Ora subito al lavoro: il tempo che ha richiesto l'elezione dei nuovi membri del Csm va rapidamente recuperato". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo l'elezione di  Legnini. "Seguirò con scrupolosa attenzione l'attività del nuovo Csm, senza far mancare anche considerazioni critiche quando sarà necessario", ha aggiunto Napolitano. Napolitano ha poi sottolineato come l'ampio consenso ricevuto da Legnini per la nomina di vicepresidente al Csm "accresca il prestigio" dell'istituzione e "darà un nuovo slancio" all'organo di autogoverno dei magistrati.
"Sono persuaso che - ha aggiunto il Capo dello Stato - sotto la sua guida il Csm saprà affrontare con concretezza anche i problemi più complessi". E ciò, si è augurato Napolitano, "in un confronto sereno, non viziato da contrapposizioni". Il Presidente della Repubblica ha aggiunto, rivolgendosi a Legnini, "lei assume un ruolo nel quale sarà chiamato a rappresentare e garantire tutti".

GIAPPONE, l'Ontake continua ad eruttare, ricerche e soccorsi sospesi

L'Ontake continua ad emettere fumi anche oggi
TOKIO - Le autorità giapponesi hanno sospeso oggi, per le cattive condizioni meteo, le attività di ricerca e soccorso nei pressi della vetta del monte Ontake, il vulcano nel centro del Giappone che si è improvvisamente risvegliato facendo almeno 36 vittime. Le autorità hanno avvertito anche sui possibili rischi di una nuova eruzione.
"Tutte le operazioni di soccorso, terrestri e aeree, sono state abbandonate in giornata", ha confermato un responsabile della prefettura di Nagano.
Bombe di lava che piovevano nel periodo immediatamente successivo all'eruzione hanno probabilmente ucciso molti degli alpinisti che erano rimasti intrappolati nel disastro, secondo gli esperti.
A partire da oggi, 12 morti erano stati ufficialmente confermati. Almeno altri 69 hanno riportato ferite di varia gravità, comprese  ossa fratturate probabilmente dalle bombe di lava. Inoltre, 24 persone sono state segnalate in stato di arresto cardiaco, ma non potevano essere portati giù dalla montagna, perché le operazioni di soccorso sono state sospese. I realtà sono 24 alpinisti deceduti, ma in Giappone ciò non può essee detto o scritto fino alla costatazione finale ai piedi della montagna. Le vittime sono crollate in un arco di circa 500 metri vicino alla cima del vulcanoQuella zona si trova ad est dei tre crateri da cui l'eruzione ha emesso il velenoso fumo vulcanico. La cenere ha raggiunto altezze tra i 25 e i 40 centimetri vicino alla vetta e tra 1 e 3 metri nei pressi del cratere
Come il monte Ontake, nell'arcipelago giapponese vi sono circa 40 vulcani suscettibili di risvegliarsi improvvisamente, fra i quali il celebre Monte Fuji, non distante da Tokyo.

Terra, malata grave. In 40 anni scomparsa la metà della fauna selvatica

Il rinoceronte è una specie a rischio
PARIGI - L'azione dell'uomo ha causato negli ultimi 40 anni la scomparsa di oltre la metà della fauna selvatica del pianeta. Il dato arriva dal Wwf nel nuovo rapporto 'Living Planet Report 2014'.
Tra il 1970 e il 2010, l'indice 'Pianeta vivente' che misura i mutamenti di 10.000 specie di mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci, si è ridotto del 52% e la "tendenza non mostra segni di rallentamento", sottolinea il rapporto Wwf giunto alla sua decima edizione.

È i programma oggi, martedì 30 settembre, il lancio – in contemporanea mondiale – del rapporto del WWF. A Milano l’evento si inserisce all’interno della road map degli appuntamenti di avvicinamento all’Expo 2015.
Il “Living Planet Report” , pubblicato ogni due anni da WWF, si avvale di prestigiose collaborazioni con istituzioni scientifiche come la Zoological Society of London, il Global Footprint Network, il Water Footprint Network, lo Stockholm Resilience Centre.
Il rapporto dimostra gli effetti delle pressioni dell’uomo sul pianeta e ne esplora le implicazioni per le nostre società, sottolineando l’importanza delle scelte che dobbiamo intraprendere e, quindi, i passi necessari ad assicurare che questo pianeta vivente, l’unico a nostra disposizione, possa continuare a sostenerci tutti, sia adesso sia per le generazioni che verranno.  
La presentazione sarà l’occasione per  comprendere in maniera chiara, attraverso dati, analisi e proposte, qual è l’attuale stato di salute del pianeta e quali gli  indirizzi da seguire per dirigersi verso nuovi sentieri di sostenibilità.
All’evento milanese (inizio ore 11) partecipano tra gli altri, il presidente di WWF Italia Donatella Bianchi; il direttore scientifico di WWF Italia, Gianfranco Bologna; Barbara Degan, sottosegretario al ministero dell’Ambiente; Giosuè D Salvo, coordinatore del Comitato per l’Expo dei Popoli. Previsto un contributo video del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
In meno di due generazioni umane, dunque, le dimensioni della popolazione di specie di vertebrati sono diminuiti della metà. Queste sono le forme viventi che costituiscono il tessuto degli ecosistemi che sostengono la vita sulla Terra - spiega il WWF - e il barometro di quello che stiamo facendo al nostro pianeta, la nostra unica casaIgnoriamo il loro declino a nostro rischio e pericolo. Stiamo usando doni della natura, come se avessimo più di una Terra a nostra disposizione. Prendendo sempre più dai nostri ecosistemi e dsi processi naturali che li riforniscono, stiamo mettendo in pericolo il nostro stesso futuro. La conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile vanno mano nella manoEssi non hanno solo il compito di preservare biodiversità e luoghi selvaggi, ma altrettanto di salvaguardare il futuro dell'umanità, il nostro benessere, l'economia, la sicurezza alimentare e la stabilità sociale. Anzi, la nostra stessa sopravvivenza in un mondo in cui tante persone vivono in povertà, può sembrare come se la protezione della natura è un lusso. Ma è tutto il contrario. Per molte delle persone più povere del mondo, è un'ancora di salvezza. È importante sottolineare, però, che siamo tutti sulla stessa barcaAbbiamo tutti bisogno di cibo nutriente, acqua fresca e aria pulita . In qualsiasi parte del mondo in cui viviamo le cose sembrano così preoccupante che può sembrare difficile sentire positivo per il futuro. Difficile, certo, ma non impossibile - dice il WWF -  perché è in noi stessi, che abbiamo causato il problema, che siamo in grado di trovare la soluzione. Ora dobbiamo lavorare per garantire che la prossima generazione sia in grado di cogliere l'opportunità che non abbiamo colto noi di chiudere questo capitolo distruttivo della nostra storia, e costruire un futuro in cui le persone possano vivere e prosperare in armonia con la natura. Siamo tutti collegato e collettivamente, abbiamo il potenziale per creare le soluzioni che salvaguardino il futuro di questo nostro unico e solo pianeta.
   

La BORSA parte bene: +0,4%

MILANO - Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,4% a 20.610 punti. In rialzo Bpm (+1,28%), Mps (+0,99%), Eni (+0,76%) e Mediolanum (+0,63%). Segno meno invece per Fiat (-2,21%).

lunedì 29 settembre 2014

BOLLETTE. elettricità e gas più cari dal 1° ottobre


ROMA - Le bollette di luce e gas da ottobre saranno più salate. Lo anticipa l'Autorità per l'energia, spiegando che dal primo ottobre il metano subirà un rincaro del 5,4% (anche per la crisi in Ucraina) e l'elettricità dell'1,7%. In totale una famiglia tipo spenderà 21 euro in più. Nella nota, tuttavia, l'Autorità sottolinea che per tutto il 2014 il risparmio per la bolletta gas sarà di 84 euro.
Per il gas, avverte l'Autorità nella nota, le tensioni sui mercati legate agli attesi rialzi stagionali della materia prima e alla crisi russo-ucraina hanno determinato l'incremento del 5,4% (pari a circa 19 euro per una famiglia tipo); tuttavia, grazie alla riforma che dallo scorso anno ha agganciato i prezzi italiani a quelli di mercato europei, la stessa famiglia tipo nel 2014 avrà risparmiato 84 euro rispetto ai 1.257 euro complessivi della bolletta del gas di tutto il 2013.
"Con il vecchio meccanismo di indicizzazione al petrolio e ai contratti a lungo termine - aggiunge il presidente Guido Bortoni - la spesa per il gas sarebbe stata ben più alta. Invece, per effetto dei nuovi prezzi europei nel 2014 la famiglia tipo risparmierà il 6,7%, ovvero 84 euro in meno rispetto al 2013 e circa 66 euro (-5,3%) rispetto al 2012 nonostante l'aumento della domanda in Europa per i maggiori consumi invernali e la crisi geopolitica". Insomma, "il dato positivo è che adesso i consumatori italiani pagano la materia prima gas come gli altri consumatori europei, a un prezzo agganciato agli andamenti, verso l'alto o verso il basso, delle maggiori borse continentali". 
Per quanto riguarda l'elettricità, invece, si registra un incremento trimestrale dell'1,7% (pari a circa 2 euro), principalmente a causa del recupero degli scostamenti rispetto alle stime del costo di approvvigionamento della materia prima e della necessità di finanziare alcuni oneri di sistema. Fra questi rileva, in particolare, la componente per la messa in sicurezza del nucleare A2 per far fronte alle necessità di gettito relative ai versamenti al bilancio dello Stato. Rispetto a questa componente l'Autorità ha anche evidenziato la necessità che vengano attuati i previsti provvedimenti governativi che ne permettono la riduzione.

Le magìe delle foto di Robert Bosch con 100 alpinisti sul Cervino


La parete rocciosa a picco o nevosa è un luogo di massima per creare grandi opere fotografiche di arte e questo è esattamente ciò che fa fotografo svizzero Robert Bösch. Le sue foto possono coinvolgere centinaia di alpinisti che affrontano condizioni difficili per ottenere lo scatto perfetto.
Per celebrare il 150 ° anniversario della prima salita della cresta Cervino nelle Alpi di Edward Whymper e del suo team, Mammut, una società di materiale alpinistico svizzera, ha chiesto Bosch di scattare foto speciali per celebrare nell'occasione la campagna pubblicitaria  2015 del brand. Un team di alpinisti ha salito la  cresta Hörnli  del Cervino e ha accese luci rosse luminose che, all'alba, hanno illuminato il percorso che Whymper aveva fatto con la sua squadra. E poi si è sbizzarito in altre immagini, come si può vedere qui sotto.






12 novembre, ore 17: il lander di ROSETTA atterrerà sulla cometa 67/P

Il sito di atterraggio del lander di Rosetta sulla cometa 67/P
La navicella Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea spedirà il suo lander, Philae, sulla superficie della cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko il 12 novembre. Il sito di atterraggio di Philae, attualmente conosciuto come sito J, si trova sul più piccolo dei due "lobi" della cometa, con un sito di eventuale ripiego sul lobo più grande. I siti sono stati selezionati solo sei settimane dopo l'arrivo di Rosetta alla cometa il 6 agosto, dopo il suo viaggio di 10 anni attraverso il Sistema Solare. In questo tempo, la missione Rosetta ha condotto un'analisi scientifica senza precedenti della cometa, un residuo della storia di 4,6 miliardi anni del Sistema Solare. Gli ultimi risultati di Rosetta saranno presentati in occasione dello sbarco, durante la conferenze stampa dedicate.
L'obiettivo principale finora è stato quello di rilevare 67P / Churyumov-Gerasimenko per preparare il primo tentativo mai tentato di atterraggio soft su una cometa.
Il Lander Phile che atterrerà sulla cometa
Il sito J è stato scelto all'unanimità tra altri quattro siti candidati, come primario perché la maggior parte di terreno all'interno di un'area di un chilometro quadrato ha pendenze inferiori a 30 ° rispetto alla verticale locale e perché ci sono relativamente pochi grandi massi. L'area riceve anche sufficiente illuminazione quotidiana per ricaricare Philae e continuare le operazioni scientifiche sulla superficie oltre la fase a batteria iniziale di 64 ore. Nel corso delle ultime due settimane, le dinamiche di volo e team operativi presso l'ESA hanno fatto una dettagliata analisi delle traiettorie di volo e dei tempi di Rosetta per spedire il lander alla prima occasione possibile.
Due scenari di atterraggio robusti sono stati identificati, uno per il sito primario e uno per il backup. Per lo scenario di atterraggio principale, il targeting del sito J, Rosetta rilascerà Philae a 10:35 ora italiana ad una distanza di 22,5 km dal centro della cometa: l'atterraggio avverrà circa sette ore più tardi. Il tempo di percorrenza del segnale a senso unico tra Rosetta e la Terra il 12 novembre sarà di 28 minuti e 20 secondi, il che significa che la conferma dello sbarco arriverà nelle stazioni di terra intorno alle 17:00.
Il sito di atterraggio principale di Philae 
La conferma definitiva del sito di atterraggio primario e il suo scenario di atterraggio sarà effettuato il 14 ottobre, dopo una formale Readiness Review Lander Operations, che comprenderà i risultati di ulteriori analisi ad alta risoluzione dei luoghi di sbarco effettuate nel frattempo. Se il sito di backup dovesse essere scelto in questa fase, l'atterraggio può ancora verificarsi il 12 novembre.
Un concorso aperto al pubblico per dare un nome alsito di atterraggio primario sarà annunciato durante la settimana del 14 ottobre.
L'orbiter Rosetta continuerà a studiare la cometa e il suo ambiente con i suoi 11 strumenti scientifici mentre orbitano insieme attorno al Solee. La cometa si trova su un'orbita ellittica di 6,5 ​​anni, che prende Giove nel suo punto più lontano, a le orbite di Marte e della Terra nel punto più vicino al Sole. Rosetta accompagnerà la cometa per più di un anno mentre oscillerà intorno al Sole e torneràpèoi di nuovo al Sistema Solare esterno
Le analisi effettuate dal orbiter Rosetta saranno integrate dalla misure in situ eseguite dai 10 strumenti di Philae.

PERU: terremoto scuote Cusco, 8 morti in un villaggio


Le case rase al suolo a Misca e, sopra, le vittime della scossa
LIMA - Almeno otto persone sono morte in un terremoto in una celebre zona turistica nel sud del Perù: 530 persone sono rimaste senza tetto e ci sono decine di feriti.
Il sisma di magnitudo 5.1ha colpito nelle prime ore di ieri la regione di Cusco, maggiore meta del turismo diretto in America del Sud perché dalla città patrimonio dell'Unesco partono i treni per il Machu Picu. Il più colpito è il villaggio andino di Misca, dove 45 case sono crollate uccidendo quattro bambini e quattro adulti. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. Il paese, il 90% del quale è stato danneggiato, era stato eretto su una faglia geologica e deve essere ricostruito altrove a seguito di uno studio approfondito del territorio. Molte delle case del villaggio sono state fatte di adobe, un impasto di fango e paglia. Tra gli edifici crollati, una chiesa del 18 ° secolo.
A Cusco in questo periodo ci sono ancora molti turisti stranieri (perché c'è molto da vedere).


Domnica a SCHETTINO: Sei giorni di tempo per dire la verità (quale?), altrimenti parla lei

Domnica Cemortan
MILANO - "Francesco Schettino ti do sei giorni per dire la verità su quello che è successo immediatamente dopo aver dato l'annuncio di abbandono della nave. Solo sei giorni!". E' l'ultimatum, scritto in inglese, che Domnica Cemortan, la moldava che era in plancia di comando della Costa Concordia nella notte del naufragio al Giglio, lancia dalla sua pagina Facebook. Ne da notizia "Oggi.it". Dopo le polemiche sollevate dal trasferimento di Gregorio De Falco, che aveva intimato al comandante Francesco Schettino di tornare a bordo della nave, sI riaccendono dunque ancora una volta i riflettori sulla notte del 13 gennaio 2012. La moldava, che nei mesi scorsi - ricorda il settimanale - messa alle strette dai magistrati ha ammesso una relazione col comandante della Concordia, alle 10,27 del 24 settembre è riemersa da un lungo silenzio lanciando il suo ultimatum dal social network. Non dice molto, ma lascia intendere che al processo non è stato detto tuttoNella ricostruzione dei fatti prima e dopo il naufragio esistono delle zone grigie. Per non dire nere. E se qualcuno, in particolare Schettino non si decide a vuotare il sacco, lo farà lei e di quella notte indimenticabile racconterà tutto quello che sa. Ma a cosa si riferisce Domnica?
Scrive Oggi.it: "Dopo aver dato l’annuncio di abbandono della nave Schettino sarebbe salito al ponte 11 della Concordia proprio con Domnica e il maitre Ciro Onorato, per controllare la dritta della nave. La circostanza, accennata di sfuggita in alcuni verbali di interrogatorio, viene confermata da Domnica, che contattata per telefono dichiara: «Certo che siamo saliti al ponte 11. Ma cosa siamo andati a fare lassù? Il comandante dice che doveva controllare il lato a dritta della nave, quello verso l’isola. Siamo sicuri che la racconti giusta? Per vedere le condizioni della Concordia non aveva bisogno di salire al ponte 11, percorrendo tra l’altro delle scale completamente buie, rischiando di cadere e scivolare a ogni scalino. Poteva farlo uscendo dalle alette sulla plancia comando, che sono fatte apposta per avere una visione sull’esterno della nave".
Al conto alla rovescia mancano ancora due giorni

HONG KONG: la polizia si ritira dalle strade, i dimostranti ci restano

HONG KONG - I dimostranti restano in strada: questa foto è stata scattata oggi pomeriggio ora locale in Admiral
HONG KONG - Le autorita' di Hong Kong hanno annunciato il ritiro dalle strade della polizia anti-sommossa, una mossa che e' una chiara concessione ai manifestanti di Occupy Central. Con un comunicato posto sul suo sito web, l'esecutivo ha reso noto che "poiché i dimostranti in strada si sono calmati, la polizia anti-sommossa e' stata ritirata".
La nota invita i manifestanti anche a rinunciare ad occupare le strade "in modo che nel più breve tempo possibile i veicoli di emergenza possano passare e venga ripristinato parzialmente il servizio di trasporto pubblico".
Nel weekend la polizia aveva usato spray urticanti, gas lacrimogeni e manganelli per caricare le migliaia di studenti che chiedono l'avvio della democrazia. Stamane in effetti la presenza degli agenti nelle strade appare notevolmente più contenuta e al posto degli uomini in assetto anti-sommossa si vedono poliziotti in uniforme. In uno dei siti della protesta, nel quartiere di Causeway Bay, non si vede alcuna presenza di uomini in uniforme. 

MULTE SALATE, finalmente, a chi butterà per terra mozziconi di sigarette e gomme


ROMA - Basta degrado, anche perché l'inquinamento da mozziconi di sigaretta e gomme da masticare non solo è dannoso all'ambiente ma ha costi altissimi. Con il disegno di legge sulla green economy, dal luglio 2015, arrivano multe dai 30 ai 150 euro per chi sporca la città. Formato da 37 art., collegati alla legge di stabilità 2014, il testo "2093" contiene nuove disposizioni per appalti e smaltimenti ma anche l'art. 14 octies: contro i rifiuti di gomme e cicche. Il legislatore, come scrive il Messaggero, "dà una mano a chi amministra le città e impone una sanzione per chiunque getteràsul suolo, nelle acque e negli scarichi chewing gum e sigarette".
La norma dovrebbe entrare in vigore l'anno prossimo per permettere agli Enti locali di dotarsi di portaceneri e cestini. Alcune città più "pulite" hanno già installato i contenitori nelle proprie vie. Modena e Verona sono tra queste. Nella città emiliana il sindaco ha lanciato la campagna "se ami la tuà città, usa il portacenere" mentre nel comune veneto i cestini li ha dotati una società di camini del nord-est, la Camini Wierer, che così si fa anche un'ottima pubblicità. In Paesi come Israele infatti a pagare i contenitori per lo smaltimento dei rifiuti sono società private.
La legge cerca di sensibilizzare così i cittadini ad essere più rispettosi del luogo che abitano. Un mozzicone gettato a terra infatti contiene circa 4mila sostanze tossiche e ha un tempo di degradazione di circa 10 anni.
Secondo i dati Ama, solo a Roma vengono "spesi 5,5 milioni di euro per rimuovere le gomme; sono 18 i milioni di mozziconi che sono gettati per strada; 15mila le gomme che si attaccano sull'asfalto ogni giorno; 23mila le tonnellate di gomme consumate ogni anno in Italia; 20 le gomme in media appiccicate in ogni metro quadro di strada".

UCRAINA: abbattuta a Kharkiv la più grande statua di Lenin


KIEV - La più grande statua di Lenin in Ucraina è stata abbattuta nella città nordorientale di Kharkiv durante una manifestazione con migliaia di persone, scesa nella piazza centrale a sostegno dell'unità del Paese. Il monumento, alto una ventina di metri compreso il piedistallo, era stato eretto nel 1963. Una seconda statua del padre della rivoluzione d'ottobre è stata demolita da sconosciuti poche ore dopo a Dergacì, nella stessa regione di Kharkiv. ''Una vera festa'', ha commentato su Facebook Anton Gherashenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino. Dopo la rivolta del Maidan, sono state distrutte decine di statue legate alla storia russa e sovietica, in particolare i busti di Lenin, a partire da quello di Kiev.

Molti blitz sono stati compiuti da gruppi nazionalisti radicali. Mosca ha più volte protestato contro queste ''azioni barbariche russofobe'', di cui è rimasto vittima nella regione occidentale di Leopoli anche il monumento a Mikhail Kutuzov, il generale che sconfisse Napoleone.

La BORSA apre in rialzo (+0,27%)

MILANO - Piazza Affari apre in rialzo. Il Ftse Mib guadagna lo 0,27% a 20.852 punti in avvio di una giornata che vedrà il Tesoro collocare in asta 8,5 miliardi di euro di Btp.
   

domenica 28 settembre 2014

MOTOGP DI ARAGONA: "volo" di Valentino, portato in ospedale per una Tac cranica. Sta bene


Il "volo" di Valentino
ALCANIZ - Valentino Rossi è stato sottoposto a una Tac di controllo in ospedale dopo la caduta durante il Gp di Aragona per fugare ogni dubbio sul sospetto trauma cranico riportato nell'incidente. Il responso è stato negativo, nessuna frattura. Il pesarese, per evitare Pedrosa davanti a lui, ha messo le ruote sull'erba sintetica, bagnata, e ha perso il controllo della sua M1, finendo pesantemente a terra. Per alcuni istanti Rossi è rimasto a terra dolorante ed è stato portato fuori in barella.
Rossi è stato trasportato poi all'ospedale di Alcaniz per fare la tac cerebrale accompagnato dal dottor Michele Zasa, responsabile della clinica mobile. I sanitari sospettano che Rossi abbia perso conoscenza per qualche secondo al momento della caduta, ma rassicurano sulle sue attuali condizioni cliniche che appaiono buone. L'esame, che ha tolto ogni dubbio riguardo al trauma cranico, è stata una precauzione in più che i sanitari hanno voluto adottare.

"Rossi - spiega il dottor Michele Zasa - ha sofferto di un trauma cranico con sospetta perdita di conoscenza. Dal punto di vista neurologico non c'è alcuna preoccupazione. Dopo la Tac abbiamo rilevato che non ci sono tracce di versamenti nel cervello. Rossi (già rientrato nel motorhome ndr) verrà tenuto sotto osservazione come precauzione nelle prossime ore".

HONG KONG: lacrimogeni e cariche della polizia contro gli studenti con vogliono più democrazia



HONG KONG -  La polizia di Hong Kong e' intervenuta con lanci di lacrimogeni e facendo uso di spray al pepe per disperdere i dimostranti che manifestano per un pieno regime democratico sotto l'egida di Occupy Central. Lo riferiscono testimoni. Alcuni messaggi su twitter parlano anche di "proiettili di gomma", mentre altri sostengono che gli agenti stanno facendo uso dei manganelli. Testimoni hanno detto che almeno sei colpi di gas lacrimogeni sono stati sparati in Harcourt Road, dove migliaia di manifestanti si erano concentrati nel tentativo di entrare nel sito di protesta principale, Tamar Park. All'inizio i tentativi di disperdere la folla con spray al pepe non hanno avuto successo: i manifestanti, molti armati di ombrelli per proteggersi, si sono scontrati con la polizia.
La polizia di Hong Kong sta cercando di bloccare Internet nella zona di Admiralty, dove sono concentrati i manifestanti pro-democrazia. Lo affermano gli stessi manifestanti su Twitter. Altri sostengono che le vetture della metropolitana hanno cominciato a non fermarsi all'omonima stazione. Admiralty è il quartiere di Hong Kong nel quale si trovano gli uffici del governo locale e la sede del Legislative Council, il Parlamento del territorio. Le foto diffuse indicano che migliaia di persone sono ancora nelle strade. Alle 21 (ore 15 in Italia) la folla raccolta sulla Harcourt Street davanti alla sede del governo è cresciuta ancora di più, nonostante i ripetuti colpi di gas lacrimogeni sparati.
Un ufficiale ha detto attraverso un altoparlante che la polizia aveva finora utilizzato solo "forza minima" per cercare di sgomberare i dimostranti. "Vi esorto tutti ad andarvene immediatamente. State prendendo parte a un raduno illegale", ha detto l'ufficiale. I suoi commenti sono stati accolti da fischi forti.
L'Hong Kong Human Rights Monitor ha condannato la repressione della polizia. Il direttore Law Yuk-kai ha detto che era "una deviazione, senza precedenti, di pratiche di polizia normali." Law ha detto che la repressione è inutile perché i manifestanti stavano solo esercitando i loro diritti ondamentali per una manifestazione pacifica. Ha continuato dicendo che il governo si era trasformato in un "regime totalitario". "Il giro di vite della polizia contro i manifestanti modo non è proporzionato," ha detto.
Il governo cinese e' "fermamente contrario ai movimenti illegali" lanciati dagli studenti e dai gruppi democratici di Hong Kong. Lo ha affermato oggi un portavoce a Pechino in un comunicato. Si ribadisce anche il "pieno sostegno" di Pechino al governo del territorio, che dal 1997 e' una Speciale Regione Amministrativa della Cina.

AIR FRANCE, finito lo sciopero dei piloti (senza accordo)


PARIGI - Il sindacato di maggioranza dei piloti di Air France, dopo due settimane ha annunciato "la fine dello sciopero, il più lungo della storia della compagnia": decisione presa "per continuare il confronto in un clima più sereno". Lo scrive l'agenzia France Press riportando in esclusiva una dichiarazione del portavoce del sindacato Snpl. "Lo sciopero dei piloti ha tenuto a terra la metà dei voli Air France dallo scorso 15 settembre". Non è stato peraltro ancora trovato un accordo, la questione di un unico contratto rappresenta un ostacolo che pare insormontabile.
I piloti erano in sciopero da due settimane per ottenere un unico contratto per i piloti di Air France piloti e di Transavia, la controllata low cost costo del gruppoMa la gestione non ha mai ceduto su questo punto.Da quando è iniziato il conflitto ha abbandonato, come i piloti chiedevano, il progetto TRansavia Europa, una variante europea della controllata francese.

LA FOTO DELLA SETTIMANA Quando la tempesta si avvicina

Una tempesta si avvicina al quartiere degli affari di Sydney, in Australia. Scaricherà pioggia e grandine

Addio speranze, care ragazze: GEORGE si è sposato ieri sera

VENEZIA - George saluta tutti e va a sposarsi
VENEZIA - George Clooney e Amal Alamuddin sono marito e moglie da ieri sera: l'attore americano e l'avvocato britannico di origine libanese hanno detto "sì" in una cerimonia privata a Venezia. L'annuncio dall'agente di Clooney, Stan Rosenfeld, che ha spiegato come i due "si sono sposati oggi, sabato 27 settembre, anche se il matrimonio era in programma per lunedì". Si è trattato, in realtà, della promessa solenne, mentre la registrazione ufficiale avverrà lunedì. La cerimonia, secondo la tradizione dei matrimoni americani davanti al giudice di pace, è stata officiata in lingua inglese da Walter Veltroni, amico di Clooney. Il rito, per avere valore giuridico nel nostro Paese, deve essere seguito dal matrimonio celebrato da un ufficiale di stato civile, in una sede comunale, cosa che avverrà lunedì mattina a Venezia a Ca' Farsetti.
Nonostante la cerimonia anticipata, Venezia non si è comunque fatta trovare impreparata: sabato sera era infatti già in programma un megaparty che, ufficialmente, sarebbe dovuto essere semplicemente una "cenetta" offerta dall'attore alla fidanzata, ma che è diventato in realtà il ricevimento di nozze al blindatissimo hotel Aman di Palazzo Papadopoli.
Clooney si è fatto attendere fino a tardo pomeriggio prima di giungere in motoscafo, mentre la futura moglie Amal era già da venerdì alloggiata nel resort 7 stelle in compagnia delle otto damigelle.
L'attore è giunto dal Canal Grande dopo essere passato sotto al Ponte dell'Accademia che traboccava di gente: è stato qui che i teleobiettivi dei fotografi hanno immortalato Clooney in un momento di forte emozione: l'attore ha sentito la folla che lo chiamava a gran voce, si è girato per salutare ed è parso sull'orlo della commozione.
Quindi l'arrivo alla porta d'acqua dell'hotel Aman: nell'impeccabile smoking Armani, Clooney ha lanciato gli ultimi saluti, lo 'smile' per i fotografi, e ha fatto il suo ingresso nel resort dove ad attenderlo c'era mezza Hollywood e l'intero jet-set internazionale: da Matt Damon alla direttrice di Vogue America, Anna Wintour, da Ellen Birkin a Grante Helsov, grande amico di Clooney, da Cindy Crawford con il marito Rande Gerber, a Bono Vox e signora. Attesissimi, avrebbero invece dato forfait Bradd Pitt e Angelina Jolie, così come Sandra Bullock, che in laguna non sono mai arrivati.

GIAPPONE, trovati 30 escursionisti morti sul vulcano Ontake in eruzione


Alpinisti scendono a valle aiutati dalle squadre di soccorso
TOKIO -  30 escursionisti recuperati sul vulcano Ontake, nel Giappone centrale, non presentano "segnali vitali" ed i soccorritori hanno parlato di "arresto cardiaco e respiratorio". Le autorità non confermano ufficialmente la morte dei 30. Almeno altri 10 mancano all'appello. Le operazioni di soccorso sono ripartite in mattinata dopo il rallentamento di sabato per i timori di nuove eruzioni e per l'emissione di gas tossici. Sulle pendici del vulcano, il secondo più alto del Giappone con i suoi 3.067 metri, si stimava ieri sera che ci fossero oltre 40 persone, tra lavoratori dei rifugi ed escursionisti. Il vulcano Ontake si è risvegliato a sorpresa sabato dopo sette anni con un'eruzione spettacolare di cenere e sassi.

sabato 27 settembre 2014

ARTICO, enorme giacimento di petrolio scoperto da Russia e Usa assieme. E le sanzioni?


MOSCA - Un grande giacimento di petrolio è stato scoperto nel Mare Artico dal gigante petrolifero russo Rosneft e dall’americana Exxon Mobil. A renderlo noto è stata la compagnia russa, che lo ha ribattezzato Pobeda (vittoria). L’eccezionale giacimento ha risorse pari a un miliardo di barili di petrolio e 338 miliardi di metri cubi di gas. Ma sulla joint venture pesano le sanzioni Usa imposte al gruppo russo dopo la crisi ucraina. In una joint venture da 3,2 miliardi di dollari, Rosneft ed Exxon hanno iniziato i lavori di perforazione in estate e hanno proseguito finora.
L’amministratore delegato di Rosneft, Igor Sechin, lui stesso soggetto alle sanzioni Usa, è visibilmente soddisfatto. "Va oltre le nostre aspettative. E' una vittoria di tutti, ottenuta grazie ai nostri amici e partner come Exxon Mobil, Nord Atlantic Drilling, Schlumberger, Halliburton, Weatherford, Baker, Trendsetter, Fmc".
I geologi hanno seguito con grande interesse il progetto e considerano l’area del Mare Artico la più grande riserva inesplorata di greggio.
Sulla collaborazione russo-americana pesano ora le sanzioni che gli Usa hanno imposto alla Russia, che vietano alle compagnie americane di partecipare a joint venture nel Mare Artico russo a partire dal 10 ottobre.

Ma il petrolio potrebbe fare il miracolo...

GIAPPONE: l'eruzione del vulcano Ontoke sorprende centinaia di alpinisti. Una donna morta, 30 feriti gravi



TOKYO - Una donna è deceduta oggi (ma la notizia n on è certa) a causa delle ferite riportate nell'eruzione del vulcano Ontake, nel Giappone centrale, mentre risultano esserci ancora "oltre 30 feriti gravi". I media nipponici continuano ad aggiornare le cifre del disastro, quando sono più di 40 le persone in attesa di soccorsi, tra lavoratori dei rifugi e feriti. Circa 230 alpinisti sono riusciti a scendere in basso, gli altri 40 no. I dispersi ammontano "a più di 5", secondo la tv pubblica Nhk.
Cancellati o cambiate le rotte di un certo numero di voli internazionalitra l'aeroporto internazionale Narita di Tokyo e gli aeroporti della Gold Coast e Cairns in Australia. La compagnia aerea Jetstar ha cancellato quattro voli in programma per oggi e domani.
L'attività vulcanica di Ontake, che è una popolare destinazione turistica in autunno, è stato registrato sabato pomeriggio. Tra le 11:00 e le 17:00 (09:00 e 15:00 in Italia), i meteorologi hanno registrato 313 terremoti vulcanici, di cui 240 si sono verificati entro le prime due ore di eruzione.
Un avviso è stato emesso contro la possibilità di frammenti di cenere e roccia possano cadere nel raggio di quattro chilometri dall'eruzione. Su una scala da 1 a 5, l'agenzia meteorologica capo del Giappone ha stabilito il terzo livello di pericolo, che pone il divieto di qualsiasi approccio ai piedi del vulcano e la salita della montagna.

AGRIGENTO: esplode "vulcanello", il fango travolge i turisti. Una bimba morta, il fratellino disperso

Un vulcanello di Macalube
AGRIGENTO - Un'esplosione improvvisa, una colonna di fango che zampilla e schizza come se una bomba fosse caduta sul terreno, il terrore e le grida dei turisti. E' questa la scena avvenuta verso le 12.30 nella riserva naturale di Macalube d'Aragona (Agrigento) dove un cosiddetto "vulcanello freddo" è improvvisamente esploso eruttando gas e fango e coinvolgendo una famiglia di Joppolo Giancaxio: una bambina è morta, il fratello è disperso mentre il padre, un carabiniere, è salvo e partecipa alle ricerche insieme a carabinieri, polizia e protezione civile. Le forze dell'ordine stanno cercando di capire se vi siano altre persone disperse anche controllando le targhe delle auto che sono posteggiate nel parcheggio di accesso alla riserva. La riserva è gestita da Legambiente.
La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta, mentre il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva. La Regione ha stabilito di istituire una commissione d'inchiesta sulla gestione della riserva di Macalube di Aragona (Ag) in capo a Legambiente Sicilia fin dal 1996.  L'esplosione sarebbe avvenuta in una zona in cui è consentito il passaggio delle persone senza alcuna precauzione. Alcune fratture e altri segnali visibili sul terreno indussero il gestore della riserva di Macalube ad Aragona (Ag) a interdire l'area per 15 giorni appena un mese fa. Lo riferisce il direttore della riserva, Mimmo Fontana. "Ad agosto abbiamo registrato delle lesioni e abbiamo deciso di sospendere gli ingressi mettendo dei cartelli, anche se - spiega Fontana - non possiamo impedire l'accesso perché parliamo di una riserva pubblica: noi facciamo da guida a chi lo richiede, ma non possiamo impedire gli accessi, una media di 10mila visitatori all'anno".
La famiglia distrutta nella tragedia ad Aragona stava festeggiando il compleanno di 9 anni del bambino scomparso tra la montagna di fango e detriti. Era stato proprio il festeggiato a chiedere al padre di portarlo a vedere quello strano e affascinante fenomeno naturale. Il genitore aveva così deciso di andare nella riserva Maccalube con i due figli.


Risale a sei anni fa l'ultima violenta esplosione dei vulcanelli nella riserva Macalube di Aragona, istituita nel 1995 e gestita da Legambiente Sicilia, ogni anno meta di migliaia di turisti. Le maccalube, dall'arabo maqlùb - "terra che si rivolta" - sono un esempio del fenomeno geologico denominato "vulcanesimo sedimentario". L'area si trova a circa 15 Km da Agrigento. Tra il 2002 e il 2008, le maccalube o "vulcanelli" sono state al centro di un fenomeno che ha prodotto profonde fenditure nel terreno e la formazione di una vasta collina a seguito di forti esplosioni con riversamenti di quantità enormi di argilla e fango. Il fenomeno è legato alla presenza di terreni argillosi poco consistenti, intercalati da livelli di acqua salmastra, che sovrastano bolle di gas metano sottoposto a pressione. Il gas, attraverso discontinuità del terreno, affiora in superficie, trascinando con sé sedimenti argillosi ed acqua leggermente salata a temperature comprese tra i 20 ed i 25 °C, che danno luogo a un cono di fango la cui sommità è del tutto simile a un cratere vulcanico. La consistenza dei fanghi argillosi è a volte così liquida, come nella zona di Caltanissetta, da non permettere la formazione di veri e propri coni vulcanici. Altre volte il fenomeno assume carattere esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas e acqua scagliato a notevole altezza.